Superata la fase più critica della pandemia, è ripresa la collaborazione tra l’Avis di Francavilla e le scuole superiori della città degli Imperiali. “Dopo due anni di lockdown – dichiara l’avv. Simona Dirella, presidente di Avis Francavilla – gli studenti maggiorenni hanno finalmente modo di riprendere la donazione del sangue. Anche se non è ancora possibile, per prudenza, effettuare le raccolte direttamente nelle varie scuole, parecchi studenti stanno ugualmente rispondendo all’appello lanciato dall’Avis, grazie alla sensibilità da parte loro e delle dirigenti dell’ITST “Fermi”, guidato dalla professoressa Beatrice Monopoli, e del Liceo scientifico “Ribezzo”, presieduto dalla professoressa Giuseppina Pagano”.
Questo prezioso gesto di solidarietà non sarebbe però possibile senza il meritorio impegno dei docenti referenti dell’Avis che operano nelle suddette scuole, in particolare la professoressa Maria Vittoria Incalza del “Fermi” e i professori Mimmo Tardio e Antonello Farina del “Ribezzo”, che accompagnano gli studenti al centro di raccolta del sangue presso l’ospedale “Camberlingo” ogni giovedì mattina, oppure nelle donazioni mensili serali che l’Avis di Francavilla continua a organizzare nel salone della chiesa dei Sette Dolori, grazie all’ospitalità del parroco don Giuseppe Leucci. Entrambe le raccolte vengono effettuate in autoemoteca, in attesa dell’assegnazione, da parte dell’Asl, di nuovi locali all’interno del “Camberlingo”, da quando il vecchio centro di raccolta del sangue è stato “sfrattato” per far posto al reparto di rianimazione.
“Il coinvolgimento degli studenti – aggiunge il prof. Gerardo Trisolino, attuale vice presidente di Avis Francavilla – oltre che essere importante ai fini educativi e formativi generali, ha contributo a far raggiungere il nuovo record di sacche raccolte dalla nostra associazione nel 2021: ben 1.107”.
