Di seguito una nota da parte del cavalier Francesco Arpa, ispettore superiore di polizia in pensione e blogger:
Pregiatissimo direttore,
nella giornata di ieri si sono tenuti i funerali del nostro concittadino Emanuele Bellezza, volato in cielo all’età di 84 anni. Emanuele era persona conosciuta ad Oria, avendo svolto per molti lustri l’attività di calzolaio, uno di quei mestieri ormai a rischio di estinzione. Come ben sai, dopo la morte di Vittorio Pipino, il calzolaio sordomuto di Piazza Lama, ormai ad Oria è scomparsa quella figura di artigiano, seduto per ore, intento a riparare scarpe su quel caratteristico tavolino, ovvero la “canzedda”, con indosso un lungo grembiule.
Emanuele è ricordato anche per il suo passato di politico, avendo militato nel Partito Comunista Italiano, arrivando a ricoprire la carica di Consigliere Comunale.
Del Consigliere Comunale Emanuele Bellezza, come sovente accade da circa dieci anni, non si è ricordato nessun amministratore o dipendente comunale affinché venisse “onorato” con un manifesto-necrologio firmato Città di Oria. La stessa “dimenticanza” si è registrata l’anno scorso in occasione della morte di Pasquale Sartorio, più volte sindaco, nonché in occasione della morte (2012) di Giuseppe Di Giovanni, ex consigliere comunale. Negli ultimi dieci anni, tali “dimenticanze” non hanno riguardato solo ex amministratori comunali, ma anche ex dipendenti comunali (un amico mi ha fornito un elenco di 15 nominativi ai quali non è stato dedicato un manifesto-necrologio in occasione della loro morte).
A mio parere, la causa di ciò è forse da ricercare nell’operato degli attuali funzionari comunali (fra l’altro molti di loro sono forestieri), i quali non hanno avuto la sensibilità di perpetuare un disciplinare, ovvero una consolidata consuetudine che ad Oria andava avanti da molti decenni.