Bruno: “La mia proposta di introdurre un contributo economico da 3.500 euro annui per aiutare i giovani pugliesi orfani di uno o entrambi i genitori a sostenere le spese universitarie, da questa mattina è legge. Grazie di cuore a tutto il Consiglio regionale per il supporto e la sensibilità. Per me, un giorno importantissimo ed emozionante”.
Con una emozione che stento a descrivere posso annunciare che la mia proposta di legge regionale per aiutare economicamente i giovani orfani pugliesi di uno o di entrambi i genitori a sostenere le spese universitarie è, da questa mattina, legge.
Il Consiglio regionale l’ha approvata all’unanimità e finalmente tutti gli studenti più meritevoli che avranno purtroppo perso la mamma, il papà, o entrambi, troveranno al proprio fianco le istituzioni regionali nella costruzione del loro futuro.
La legge appena varata prevede infatti di pagare per 6 anni agli studenti diplomatisi con una votazione di almeno 90 su 100 una parte dei costi sostenuti dallo studente o dalla studentessa per affrontare il percorso universitario.
Che, come sappiamo, può essere molto oneroso. Soprattutto per chi non dispone, come appunto accade a tanti orfani, di un reddito particolarmente elevato.
Per questa ragione il sostegno economico previsto dalla mia legge riguarderà i giovani orfani con un reddito ISEE inferiore a 23mila euro e un Indicatore della Situazione Patrimoniale Equivalente (ISPE) inferiore a 50mila euro.
Alle studentesse e agli studenti che risponderanno a tali criteri, la Regione verserà ogni anno un contributo di 3.500 euro, da rinnovare ogni anno – previa verifica del regolare superamento di tutti gli esami annuali previsti dal piano di studi – per un massimo di 6 anni consecutivi.
Probabilmente non sarà una somma capace di svoltare loro la vita, ma per tanti di loro può rappresentare quella boccata d’ossigeno sufficiente ad affrontare la costruzione del proprio futuro con un po’ più di serenità e un po’ meno assilli economici.
Era un sogno che avevo provato a realizzare da sindaco per la mia città. Me lo impedirono. Allora adesso l’ho realizzato per tutte le città della Puglia.
Per tutto questo, per questa speranza in più che oggi diamo a tante ragazze e ragazzi che soffrono e hanno sofferto la perdita delle persone più amate, voglio cogliere l’occasione per ringraziare davvero di cuore i colleghi di tutto il Consiglio Regionale per la sensibilità mostrata e per avermi voluto supportare in questa battaglia di giustizia sociale.