Riportiamo lo sfogo di una mamma e dei genitori esasperati a fronte di una situazione che, a loro dire, va avanti da troppo tempo:
“Buongiorno, sono la mamma di un bambino disabile che frequenta una nota struttura della provincia di Brindisi specializzata nell’assistenza di bambini che, come lui, hanno bisogno di essere seguiti quasi quotidianamente.
Da novembre a questa parte, però, è sorto un problema: mio figlio viene letteralmente bullizzato da un suo compagno, un altro bambino disabile meno grave che fruisce dello stesso servizio.
Lo sfotte, insulta, gli rivolge parolacce, si abbassa le mutande, lo spinge e in un’occasione gli ha fatto anche male a una spalla.
Ci siamo lamentati con i responsabili del traporto e della struttura, ma nessun provvedimento è stato finora adottato.
Si pensa che il bullismo, di cui spesso si parla a sproposito nelle scuole, sia un fenomeno stereotipato: tipo che ragazzi ricchi insultano coetanei poveri o con problemi estetici o fisici.
In realtà, è un fenomeno diffuso anche tra ragazzi con problemi: chi ne ha meno, cerca di sopraffare chi ne ha di più.
Il bullismo fa schifo in generale e andrebbe combattuto sempre e comunque, anche in situazioni particolari come quella che attraversa mio figlio. Non ci possono essere discriminazioni e sopraffazioni neppure quando si tratta di disabili. Chi di dovere, in qualche modo, dovrebbe intervenire con ogni strumento lecito in suo possesso.
Noi siamo esasperati, non ci sentiamo tranquilli”.