Mesagne, truffe in superstrada: la polizia denuncia quattro uomini e una donna

Sono stati per diversi giorni al centro dei pensieri di molti automobilisti, che se li sono ritrovati davanti percorrendo o la superstrada Brindisi Taranto o la superstrada Brindisi Lecce. Sempre loro, sempre con quelle macchine (un’Opel Astra di colore rosso e una Volkswagen Passati di colore grigio), sempre a tentare di raggirare, dopo averlo costretto a fermarsi in qualche piazzola di sosta, chi transitava in macchina. Oggi però il gioco potrebbe essere finito e con esso le segnalazioni: tre uomini e una donna, G. S., 34 anni, F.T., 37, F.M., 36, E.G., 34 anni, tutti romeni con dimora presso un campo nomadi del Foggiano, sono stati denunciati dagli agenti del commissariato di Mesagne per vendita o acquisto di cose con impronte contraffatte di una pubblica autenticazione o certificazione.

Gli anelli sequestrati ai quattro nomadi
Gli anelli sequestrati ai quattro nomadi

Il quartetto sarebbe stato infatti solito provare ad appioppare ai conducenti falsi anelli in oro, con tanto di certificazioni (false) “750” e “18K”, anelli non a casa sequestrati dagli uomini diretti dal vicequestore Rosalba Cotardo, dirigente del commissariato di Mesagne.

Domenica scorsa, i tre uomini – già noti alle forze dell’ordine – erano stati già fermati dalla polizia lungo la statale 7 dopo essere stati trovati con orecchini, collane e gioielli contraffatti. Nei loro confronti era anche partita una richiesta per il foglio di via obbligatorio dalla provincia di Brindisi.

Ieri, 14 marzo, poi, due dei tre uomini accompagnati questa volta dalla complice si sono posizionati all’altezza di Francavilla sulla statale 7 per Taranto e, dopo aver richiamato l’attenzione di un automobilista di passaggio, convinto si trattasse di una situazione d’emergenza, hanno provato a piazzargli un anello in oro puro a soli 10 euro. Il conducente però si è subito allontanato e ha raccontato tutto a una pattuglia della Stradale incrociata più avanti lungo il percorso.

La Stradale ha contattato i colleghi di Mesagne ed è da lì che sono scattate le odierne denunce a carico dei quattro, dopo che la donna aveva consegnato agli agenti i falsi anelli in oro – si trattava di una semplice laccatura su metallo – custoditi in un fazzoletto.
Sebbene si siano beccati una denuncia a testa, le posizioni dei tre restano ancora da chiarire del tutto: anche altri casi anomali – truffe o rapine – segnalati lungo le superstrade del Brindisino sono tuttora allo studio degli investigatori. Non si esclude il coinvolgimento della banda anche in altri episodi.

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