Tre professionisti ormai in pensione; uno deceduto; un altro prossimo al pensionamento. Soprattutto, tanti problemi per i cittadini. Ad Oria è corsa sfrenata al cambio del medico di famiglia.
Gli uffici sanitari di via Frascata sono letteralmente presi d’assalto nei giorni di apertura (solo due) nei quali è consentito di effettuare il necessario “passaggio”. Giovedì scorso, per esempio, vi era sin dalle prime luci del giorno una carovana di gente fuori dal presidio dell’anagrafe sanitaria – Cup.
L’obiettivo è quello di assicurarsi un posto, magari presso il medico prediletto, per poter fruire di un consulto o per prenotare visite e farsi prescrivere medicinali (magari salva-vita o comunque scaricabili dalle tasse sul reddito).
La richiesta è talmente alta che, a quanto pare, non si riesce ad accontentare tutti. Certo, è possibile procedere al cambio medico in pochi clic e comodamente dal pc o dallo smartphone con Spid, Carta d’identità elettronica o Tessera sanitaria adeguata; tuttavia, questa semplice operazione non è affatto scontata principalmente per quelle fasce della popolazione più avanti con l’età, che difatti si accalcano dinanzi alla sede fisica dell’Asl quando aperta e quando consentito.
I medici attualmente disponibili nel territorio oritano sono: Miccoli e Sabba (1.575 “mutuati” a testa), Zingarofalo (1.574); Oliva (1.564); Fella (prossimo alla pensione, 1.461); Palazzo (1.340); Oggiano (855); Di Pietro (810); Panna (608).
In pochi giorni, il dottor Giuseppe Palazzo – oritano, prima in servizio a Manduria – ha racimolato 1.340 preferenze. Una grande fiducia nei suoi confronti, fresco di nomina. Il problema resta però un altro: a fronte delle numerose defezioni – ora per un motivo, ora per un altro – ancora troppi cittadini non hanno ufficialmente il loro medico di famiglia. Una situazione mai verificatasi finora, ma che per ovvi motivi richiederebbe un’accelerazione e soluzioni rapide e adeguate.