Piatti tipici pugliesi: cosa mangiare a Brindisi

Una delle peculiarità italiane più importanti e conosciute nel mondo è, senza ombra di dubbio, la cucina; non esiste regione del Bel Paese che non valga la pena visitare anche solo per assaporare le prelibatezze culinarie che offre la gastronomia locale. La Puglia ovviamente non fa eccezione e rappresenta un vero e proprio fiore all’occhiello della cucina italiana. In questo articolo cercheremo però di soffermarci su una zona in particolare della regione e fornire un piccolo elenco su quelli che sono i piatti tipici di Brindisi e della sua provincia, tra primi, carne, pesce e verdure.

Polpette e involtini

Lo facciamo partendo da un grande classico della tradizione gastronomica brindisina ovvero le cosiddette “purpetti e brascioli”. Si tratta sostanzialmente del tipico piatto della domenica: polpette al sugo, precedentemente fritte, e involtini di carne, prevalentemente vitello, ripieni di formaggio, prosciutto e alloro. Difficilmente potrete incontrare un solo brindisino che non vi parli del piatto della nonna per eccellenza.

Orecchiette e fave

E ci spostiamo un attimo sui primi perché Puglia e cucina nella stessa frase fanno pensare immediatamente ad una cosa: i “rapicauli” ovvero le famosissime orecchiette con le cime di rapa, che non hanno certamente bisogno di presentazioni. Vengono sempre più spesso accompagnate con il famoso purè di fave reidratate con le cime di rapa, spalmato su crostini o bruschette e insaporito con un po’ di olio a crudo. Una vera e propria delizia.

Zucchine

Per quanto riguarda le verdure, la fanno da padrone le “zucchine alla puviriedda”: un piatto tipico servito per lo più come antipasto è costituito da zucchine arrostite e successivamente marinate con aceto, aglio e menta. Nella versione più moderna le zucchine sono talvolta fritte in padella e marinate con l’aceto balsamico.

Cozze

Tra i cibi imprescindibili da mangiare a Brindisi ci sono ovviamente le cozze, preparate in ogni modo possibile. La versione più diffusa è quella delle cosiddette “racanate” ovvero le cozze gratinate. Ma vengono preparate anche fritte, dopo averle tolte dal guscio, infarinate e immerse prima nell’uovo sbattuto e in seguito nel pan grattato. Non mancano neppure le cozze ripiene e cotte al sugo o quelle cucinate in forno insieme alle patate.

Pasta e ceci

Ritornando di nuovo ai primi, non si possono tralasciare i cosiddetti “ciciri e tria” ovvero i maltagliati di semola di grano duro, che hanno la particolarità di essere cotti in parte fritti e in parte bolliti, e poi conditi con una crema di ceci insaporita con cipolla, spezie e aglio. Un piatto estremamente semplice, tramandato dalla tradizione contadina.

Involtini

Come altre ricette deliziose nel mondo basate soprattutto su piatti modesti, pensiamo ad esempio al chili o ai nachos, anche la cucina pugliese e, in particolare, quella brindisina presenta tra i suoi alimenti alcuni dei piatti più poveri di tutta la tradizione culinaria italiana. Uno su tutti i “turcinieddi” o “gnummarieddi”: i famosi involtini fatti soltanto di frattaglie. La parte esterna è infatti composta dall’intestino dei capretti o degli agnelli, che viene in seguito avvolto intorno a un pezzo di fegato, polmone, rene o cuore; quest’ultima versione è quella che viene generalmente consigliata a chi non è particolarmente abituato a mangiare interiora.

Cipolle al forno

Un’altra prelibatezza della provincia di Brindisi sono i “lampascioni” ovvero le cipolle, che dopo essere state a bagno per almeno sei ore, vengono incise sul fondo con un taglio a forma di croce e posizionate in una teglia insieme alle patate tagliate a fette; il tutto viene poi condito con olio, pepe e sale e cotto in forno per un’ora circa.

Braciole

Ultimo piatto tipico che vogliamo segnalare sono le braciole alla barese, particolarmente amate nel territorio brindisino, che gli dedica anche una sagra. Vengono solitamente servite con un contorno di patate o verdure e si preparano arrotolate, infarinate e accompagnate da un trito di cipolla, carota e chiodi di garofano; dopodiché vengono fatte evaporare con del vino e cotte per almeno un’ora e mezza dopo aver aggiunto pomodoro, acqua, pepe, sale e noce moscata. Per servirle basta semplicemente farle sgocciolare e slegarle. Una vera e propria prelibatezza.

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