«Sui marò sei un incoerente: prima ti astieni, poi incontri gli ufficiali del San Marco e ti dichiari entusiasta»
Dopo quelle seguite all’ultimo Consiglio comunale, quando il sindaco e la maggioranza o si sono astenuti o hanno votato contro la mozione sui marò presentata dal capogruppo de La Puglia prima di tutto Gianni Capuano, ecco altre polemiche sull’argomento. Maurizio Bruno, in veste di presidente della Provincia ha questa mattina condiviso sul suo profilo facebook un paio di foto a testimonianza dell’incontro istituzionale avuto con il contrammiraglio Pasquale Guerra, comandante della brigata marina San Marco e del presidio militare di Brindisi. Nell’inserire lo status relativo al post, Bruno ha indicato: «felice». Non l’avesse mai fatto.
In calce, ha commentato subito Capuano, il quale ha subito colto l’occasione per ricordare l’atteggiamento tenuto dal sindaco durante le scorse assise: «Presidente e sindaco, ricorda al contrammiraglio che sulla questione marò ti sei astenuto in maniera pilatesca!».
Bruno ha dapprima risposto ironicamente: «Lo sapeva, infatti ha detto Gianni Capuano chi?».
Così, invece, Capuano: «Non è importante che conosca me, è importante che conosca la tua ipocrisia istituzionale… ma ormai ci stai abituando… cosa non faresti per una foto». Poi, dunque, il sindaco-presidente si è fatto serio e ha controbattuto: «Ho parlato a lungo della vicenda dei marò e confermano che è da definirsi ad alti livelli, non nelle nostre sedi. Poi ci ue fa sempre lu putrisinu ogni minestra fallo (tradotto: se ti vuoi intromettere ovunque, fallo pure».
Il battibecco virtuale, cui hanno partecipato anche altri seguaci fb di Bruno, si è concluso in questo modo: «Verba volant… in politica contano gli atti e i fatti! Tu, la tua maggioranza e il presidente del Consiglio comunale avete voltato le spalle ai nostri militari in India votando contro e astenendovi sulla mozione a loro sostegno!», ha tagliato corto il consigliere di centrodestra riferendosi al fatto che l’atto da lui proposto è stato approvato grazie ai voti favorevoli della minoranza, mentre ha fatto registrare quattro voti contrari e il resto astensioni nella maggioranza di centrosinistra.