Quelle royalty vanno corrisposte: lo scorso 26 ottobre, il Tar Lecce ha dato ragione al Comune di Erchie, che dovrà vedersi corrispondere 600mila euro di oneri finora non corrisposti da una società che da anni gestisce un parco eolico proprio nell’agro ercolano. Le somme si riferiscono al quinquennio 2013 – 2018, dopo che nel 2015 – sindaco Giuseppe Margheriti – il Comune aveva stipulato un accordo con la società che cedette la gestione a quella attuale, accordo in forza del quale la prima avrebbe dovuto versare nelle casse dell’ente 120mila euro all’anno.
Soldi però mai versati. Il contenzioso fu intrapreso contro l’odierno gestore e fu chiamato in causa anche il Ministero dello Sviluppo economico. In sostanza, l’impresa contestava la nullità per contrarietà a norme imperative della parte di quella convenzione del 2015 nella quale si stabiliva il quantum delle misure compensative, che – a dire dei legali della società gestrice – possono essere stabilite dallo Stato o dalle Regioni, non unilateralmente dai Comuni.
I giudici amministrativi hanno però dato sostanzialmente ragione alle tesi dell’avvocato del Comune di Erchie, Adriano Tolomeo, per il quale l’ente ha perfettamente ragione non essendo nel frattempo intervenuti nuovi accordi, diversi dai precedenti, tra lo stesso e il gestore.
La richiesta del dovuto arretrato era di 720mila euro, ma il Tar ha riconosciuto al Comune “solo” 500mila euro in quanto l’annualità 2013 si è prescritta, anche se sarebbe stata esigibile al pari delle altre qualora non fossero trascorsi cinque anni dal giorno in cui il Comune ha rinnovato la richiesta di pagamento il 15 marzo 2019, quindi oltre il termine quinquennale rispetto al 14 novembre 2013.
Ad ogni modo, e specie in questi tempi di magra, 600mila euro rappresentano un bel gruzzolo per il Comune di Erchie. Consiglio di Stato permettendo, ovviamente. La società, infatti, difficilmente non presenterà ricorso al massimo organo giudiziario in materia amministrativa.
