Fantomatico tesoro degli Imperiali, la presunta ereditiera non molla: il caso finisce davanti alla Corte di Cassazione

Foto: Emanuele Rametta

Non si arrende la presunta discendente degli Imperiali e porta il caso “tesoro” degli Imperiali – nato da un pesce d’aprile dello Strillone News risalente a sei anni fa – nientemeno che in Cassazione, dopo che il Tribunale di Torino, nel dichiararsi incompetente per territorio, aveva spedito la questione al Tribunale di Brindisi. Sì, perché la donna di origini pugliesi (ma residente in Piemonte), per il tramite del suo avvocato, aveva citato a giudizio il Comune di Francavilla Fontana per essersi impossessato dei suoi averi: preziosi e soldi ritrovati – sempre secondo il consueto scherzo annuale di questa testata – durante i lavori di restauro di Castello Imperiali. Ovvie questioni di legittimità e non di merito alla base di questo nuovo ricorso alla Suprema Corte. Insomma, la signora non si arrende – aveva chiesto due miliardi e mezzo di euro – e costringe ancora l’ente a difendersi con gli avvocati Paola Diana e Francesco Vanzetta, cui è stato conferito l’incarico legale. Una storia che potrebbe apparire surreale, invece è tutto vero.


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