Così il presidente del Consiglio comunale di Francavilla Fontana Domenico Attanasi:
L’altro giorno ho pubblicato su questo social network una breve – e anche piuttosto misurata – riflessione sul finanziamento di 5 milioni di euro ottenuto dal Comune di Francavilla Fontana per l’esecuzione di due importanti interventi strutturali attesi da anni. Elencando alcune altre opere già in cantiere scrivevo, testualmente:
“E’ poco? E’ tanto? Non lo so, faremo il punto tra due anni. Anche comparando i risultati ottenuti in cinque anni di amministrazione con quanto concretamente realizzato da chi ci ha preceduti nei precedenti venti o venticinque. E’ un confronto che non mi preoccupa. Anzi”.
Non ho aggiunto altro e non credo che ci sia molto da spiegare. Chiunque si candidi a ricoprire per la seconda volta un incarico amministrativo è chiamato a comparare, alla fine del proprio mandato, i risultati raggiunti con quelli altrui, anche in proporzione al tempo avuto a disposizione. E’ un fatto del tutto naturale. Si chiama trasparenza, confronto, contraddittorio, democrazia.
Tuttavia, nel confezionare il pezzo, una nota testata giornalistica internet locale, alla quale mi lega peraltro grande amicizia e stima, ha sintetizzato il concetto intitolando così l’articolo on line:
“Quest’amministrazione in 3 anni ha fatto più delle precedenti in 25”. L’articolo ha registrato consensi (evidentemente a Francavilla c’è qualcuno che condivide il concetto espresso nel titolo), ma anche qualche commento critico frutto di travisamento. Il punto è che si tratta di una dichiarazione che non ho mai rilasciato. Non entro nel merito del concetto, ci sarà modo. Semplicemente, si tratta di una sintesi errata. Lo voglio precisare non tanto perché avverta il dovere di giustificare alcunché. Lo voglio precisare perché anche da questa vicenda è emerso il potere distorsivo della sintesi e le strumentalizzazioni che, in buona o cattiva fede, ne possono derivare quando chi legge non ha tempo, non può o non vuole approfondire.
