A Oria è già toto-sindaco, ecco i primi nomi a circolare: una replica del 2011 con Pomarico-Carbone?

Quando alle amministrative mancano ancora diversi mesi e il Comune è da poco stato commissariato, per la politica a Oria è già tempo di organizzarsi o, meglio, di riorganizzarsi poiché, un po’ a sorpresa, gli elettori potrebbero ritrovarsi sulla scheda più o meno gli stessi nomi del 2011. Come da tradizione, la situazione è oggi magmatica, gli accordi perlopiù sottobanco, suscettibili di smentite e mutamenti, tuttavia sembrerebbe che i due grandi sfidanti dell’ultima tornata cittadina abbiano ogni intenzione di riprovarci: tra i papabili alla candidatura a sindaco, spiccano nuovamente i nomi del primo cittadino uscente Cosimo Pomarico e quello del suo ex principale sfidante Pino Carbone.

Pino Carbone
Pino Carbone

Il primo, dietro la spinta dei soliti supporters, sarebbe intenzionato a portare a termine quel lavoro terminato anzitempo a causa del tradimento di alcuni suoi consiglieri comunali. Il secondo intenderebbe invece riscattare il risultato personale poco edificante di tre anni addietro. Oltre questi “big” locali, si parla anche di una nutrita schiera di outsider: ex consiglieri o homini novi scelti tra le fila della cosiddetta e sempre presente – almeno in campagna elettorale – “società civile”.

Il sindaco di Oria Cosimo Pomarico
Il sindaco di Oria Cosimo Pomarico

Se per il centrodestra, a partire da Carbone, le ipotesi sono tante e altrettanti i nomi spendibili, non si può dire lo stesso per il centrosinistra reduce dalle macerie di un Laboratorio Ferrarese naufragato prima altrove, poi anche a Oria. Il fatto che resti quello dello sfiduciato Pomarico, con trascorsi democristiani e persino in Forza Italia, il nome più credibile la dice lunga sull’attuale situazione a manca.

Quando a Oria si parla di sinistra è necessario però operare gli opportuni distinguo: da una parte c’è la sinistra di area Pd, con le sue diverse anime intestine; dall’altra, la sinistra dura e pure che fa storicamente capo al dipendente comunale Leonzio Patisso e a sua moglie Lorenza Conte, i quali nel 2011 hanno presentato la candidatura di “rottura” dell’avvocato Pasquale “Franco” Fistetti. Se pare difficile che Fistetti sia ripresentato nel 2015, il profilo di un altro legale si affaccia negli ambienti del centrosinistra: quello di Roberto Palmisano. Sempre in quest’area politica riaffiora dal passato un ex sindaco che né la sinistra né la destra – per motivi diversi e opposti – hanno mai dimenticato: Sergio Ardito, tornato da qualche anno attivo in seno al Pd.

Una recente riunione informale, ai tavolini di un bar in piazza Lama, tra Roberto Palmisano, Sergio Ardito, Leonzio Patisso e Pasquale Franco Fistetti. Chissà che non si sia parlato anche di politica
Una recente riunione informale, ai tavolini di un bar in piazza Lama, tra Roberto Palmisano, Sergio Ardito, Leonzio Patisso e Pasquale Franco Fistetti. Chissà che non si sia parlato anche di politica

L’imbarazzo della scelta, invece, almeno sulla carta, per il centrodestra: di Carbone s’è detto, ma poi circolano i nomi degli ex consiglieri Angelo Mazza (già assessore ai tempi di Ferretti), dello stesso Cosimo Ferretti (già sindaco e recordman indiscusso di preferenze personali), di Glauco Caniglia. Tutto ciò, al netto delle sorprese dell’ultima ora.

Sorprese, in quanto a candidature nuove, che quasi di sicuro arriveranno da Fratelli d’Italia – partito nuovo che ha già lanciato un sondaggio online chiedendo direttamente ai cittadini chi gradirebbero come candidato sindaco – o dal Movimento 5 stelle, molto attivo a propria volta sul Web, dove intanto ha chiesto agli elettori un’opinione sul programma da presentare alle prossime amministrative e quasi sicuramente chiederà anche un dritta sulla figura da candidare a primo cittadino.

E.Z.

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