Non uno ma ben due centri estivi, quest’anno, ad Oria: nove settimane quasi consecutive con il coinvolgimento di 200 tra bambini e ragazzi, impegnati in un percorso non puramente ludico, bensì anche di crescita e socializzazione.
Nel centro estivo 2.0, che partirà il 26 luglio, i nostri figli saranno suddivisi in piccole squadre e a ciascuna di esse sarà assegnato un nome scelto dagli stessi partecipanti.
Anche per questa seconda tranche di centro estivo il miglior progetto è risultato quello della cooperativa “L’Ala”, che per la città di Oria ha deciso di continuare a trattare, come filo conduttore, la tutela dell’ambiente e della stessa Terra sotto diversi aspetti. Il centro estivo 2.0 sebbene in continuità tematica con la proposta socio-educativa precedente, sarà arricchito con molteplici e nuove esperienze, attraverso la partecipazione attiva di tre partner, scrupolosamente selezionati per garantire una proposta qualitativa all’altezza dei bisogni dei nostri bambini.
Nello specifico la Cooperativa Zemer avrà il ruolo di sensibilizzare i minori e le famiglie, promuovendo interventi contro lo spreco, a favore di uno sviluppo sostenibile, attraverso un laboratorio innovativo sulla “Moda Sostenibile”.L’ Associazione 72024 avrà il ruolo di promuovere la conoscenza del territorio, da un punto di vista naturalistico ma anche storico, attraverso tour guidati. Infine il Servizio di Protezione Civile la cui collaborazione garantirà tutti gli spostamenti sul territorio in piena sicurezza. Attraverso tale collaborazione, inoltre, saranno realizzate attività dimostrative di un primo intervento antincendio oltre che di sensibilizzazione e informazione relativamente alle normative antincendio. Una rete di partenariato quindi che non sarà finalizzata meramente alla promozione di attività per il periodo legato al centro estivo, ma che guarda lontano e mira a gettare le basi per un potenziamento della Comunità educante territoriale, nel supremo interesse del bambino.
Nel corso del centro estivo, moltissime attività quotidiane e anche escursioni settimanali ricche di divertimento…
“L’articolo 31 della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia – dichiara Leonardo Sarcinella, uno dei responsabili della Cooperativa L’ala -, recita: ‘Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo ed allo svago, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età, ed a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica.Gli Stati parti devono rispettare e promuovere il diritto del fanciullo a partecipare pienamente alla vita culturale ed artistica ed incoraggiano l’organizzazione di adeguate attività di natura ricreativa, artistica e culturale in condizioni di uguaglianza’”.
“Dall’analisi di questo articolo – continua Sarcinella – si evincono due aspetti fondamentali dal punto di vista educativo: relazione tra diritto allo studio e al gioco, considerati integrati e non contrapposti; maggiore importanza non solo all’alfabeto della parola parlata, ma anche alle attività corporee e manuali. Nella scuola dell’infanzia e anche nella scuola elementare, il gioco è accettato come elemento di socializzazione e di formazione, conferendo ad esso una funzione di valore e di utilità, mentre nella scuola media non esiste una teoria legata al gioco, sia esso inteso come socializzazione sia esso inteso come apprendimento. Nella maggior parte dei casi l’apprendimento viene concepito secondo criteri rigidi, che si richiamano ad un’idea di educazione – insegnamento che mette sì al centro il ragazzo, ma solo come un ascoltatore passivo e non come un soggetto globale. Se si vorrà rispettare il concetto di globalità si dovrà gestire l’educazione, l’insegnamento, come organizzazione dell’apprendimento, cercando di sfruttare appieno la capacità formativa di un lavoro percepito come un gioco”.
Un progetto intenso e di lunga durata rispetto al solito, quello che quest’anno Comune e cooperative stanno facendo vivere e sperimentare a bambini, ragazzi e famiglie oritane.
Tutto questo non sarebbe stato possibile senza l’impegno, la scrupolosità e la sinergia di più persone ed enti.
“In particolar modo, dichiara l’Assessore Delli Santi – personalmente ho partecipato e supervisionato, anche con collaborazione attiva e partecipativa, alle riunioni organizzative dell’equipe, pretendendo che fosse offerto il massimo dei servizi ai minori e alle famiglie. Personalmente – conclude – ritengo che questo sia un modo nuovo di concepire non solo il concetto di Centro Estivo, ma anche e soprattutto il Sociale: un Centro Estivo e un Sociale in cui le persone hanno un nome, un’identità, una dignità e un bisogno specifico e non sono solo numeri”.
“Un servizio personalizzato – commenta l’Assessore ai Servizi Sociali e Famiglia Cosimo Delli Santi – che abbiamo potuto ulteriormente migliorare, rendendolo gratuito grazie ai fondi ministeriali che, anche quest’anno, sono arrivati e nonostante i costi raddoppiati per l’adeguamento alle norme anti-Covid.Una scelta – specifica ancora l’Assessore – nel segno della ripartenza delle città al pari di altre misure e aiuti economici puntualmente, prontamente stanziati sino ad oggi dal Comune”.