Comune restituisce soldi allo Stato: non impiegati nei centri estivi. L’opposizione attacca, l’Amministrazione si difende


Con una determinazione del dirigente dei Servizi sociali, firmata il 15 luglio scorso, si è appreso che il Comune di Francavilla Fontana deve restituire ben 75mila euro allo Stato per non aver avviato i centri estivi cui quei fondi erano destinati. L’opposizione attacca, l’Amministrazione si difende. Qui di seguito le posizioni, in ordine cronologico, del consigliere regionale e comunale Maurizio Bruno (Pd), del coordinatore cittadino di Forza Italia Mimmo Bungaro, e la replica della vice sindaca con delega ai Servizi sociali Maria Passaro.Così Bruno:

Maurizio Bruno

“E’ davvero vergognoso.

Il Comune di Francavilla Fontana dovrà restituire ben 75.000 dei 93.000 euro che il governo gli aveva concesso per finanziare i centri estivi e le attività di contrasto alla povertà educativa.
Praticamente quasi tutto.
Perché l’amministrazione è stata capace di spendere quasi niente.
Erano soldi, tanti soldi che il Comune di Francavilla poteva spendere per i suoi ragazzi, per gli studenti, per tutta quella fascia di popolazione che più di tutte è stata penalizzata dalle restrizioni della Pandemia.
Potevano organizzare e creare qualunque iniziativa con 93.000 euro.
E invece il nostro assessorato ai Servizi Sociali ha pensato bene di limitarsi a pagare qualche contributo e lasciare inutilizzati 75.000 euro che ora non avremo più.
Che ora dovremo perfino restituire.
Si può sapere come sia stata possibile una follia del genere?
L’Amministrazione e l’assessore ai servizi sociali non dovevano fare nulla: avevano già i soldi. E tanti.
Dovevano solo sforzarsi di pensare a come spenderli.
O, se consapevoli della loro incapacità, potevano delegare tutto all’Ambito Sociale guidato da professionisti a cui non manca di certo l’iniziativa. Cosa che infatti hanno fatto altri Comuni. I quali hanno speso tutto, fornendo ai propri ragazzi e studenti progetti e formazione che qui invece ci siamo sognati.
Da quel che mi risulta Francavilla è perfino stato l’unico Comune a non aver speso quasi nulla e a dover restituire quasi tutto.
Uno schiaffo incredibile a un’opportunità che non doveva essere negata ai nostri giovani che meritavano, visto che i soldi ci sono stati anche dati, un po’ di maggiore attenzione. Di considerazione. Visto tutto quello che hanno passato.
Non si presenterà più un’altra simile occasione. Ed è uno spreco di risorse e di opportunità di cui qualcuno, una volta tanto, dovrebbe rispondere.
Così Bungaro:
Mimmo Bungaro

Quello che è accaduto in queste ultime ore è la punta dell’iceberg di un comportamento sempre più approssimativo e scellerato che sussiste nell’attuale Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana. Una dimostrazione di poca capacità amministrativa e tanta incompetenza nel saper programmare le varie attività.

Un argomento su tutti… Servizi sociali!

Un settore al quale il Sindaco De Nuzzo, tra l’altro, riservò un’attenzione particolare in occasione di una visita istituzionale tenutasi un anno fa con la delegazione di Forza Italia sul Palazzo di Città indicandolo, inoltre, come uno degli argomenti più importanti al quale l’Amministrazione avrebbe posto una grande attenzione.

Purtroppo i fatti dimostrano il contrario!

L’ultimo fatto grave dell’Assessore ai Servizi Sociali e Vice Sindaco Passaro è stato quello nel far decorrere i termini e di non aver saputo progettare iniziative per i minori anche continuativi nell’estate 2020, considerato che vi era la possibilità di farlo programmandole con più dedizione amministrativa. Tant’è che il Ministero dipartimento per le politiche sulla famiglia, dopo altri solleciti con monitoraggi continui, è stato costretto a richiedere indietro e in maniera tassativa la quasi totalità dei fondi. Circa 75.000 euro a fronte di 93.473,15 euro di aiuti economici ministeriali certi.

Tutto ciò è vergognoso sempre, ma soprattutto in tempi di povertà educativa come questi che stiamo vivendo, in cui i bambini necessitano di più interventi. Qualcuno ha pensato bene, invece, a sottrarsi all’ iniziativa dove c’era solo da appaltare i servizi e organizzare direttamente le attività con fondi ministeriali e a costo zero per il Comune.

Se tutto questo dilettantismo amministrativo doveva portare a questo ennesimo risultato perverso, perché non si è delegato il Consorzio Ambito Territoriale 3 di Francavilla Fontana come hanno fatto gli altri 5 Comuni?

Consorzio che esprime il Presidente che riveste, tra l’altro, il ruolo di Consigliere Comunale appartenente alla stessa maggioranza !!!

Quindi, è imbarazzante assistere ad una continua gestione politico-amministrativa fallimentare di un settore che era diventato un fiore all’occhiello, nascondersi dietro alla demagogia e professando “la tutela e la difesa dei diritti sui cittadini”. Chi ha un pizzico di pudore dovrebbe chiedere scusa con un’assunzione di responsabilità politica verso i cittadini.

Invece, tutta l’opposizione presente in consiglio comunale, dovrebbe chiedere e ricevere chiarimenti in merito con atti politici che prevedono il regolamento statutario!”

Così, infine, Passaro: 
Vice sindaca: Maria Passaro

“Essere un rappresentante  istituzionale, un amministratore pubblico significa essere chiamati quotidianamente al senso di  responsabilità, ad un impegno costante  nelle attività della gestione pubblica.

È  richiesta passione,  dedizione e anche studio.  Non si può improvvisare  con qualche chiacchiera da bar o  frase scombinata, gettata  nel mucchio.
Scrivo questo,  perché oggi destano sgomento le dichiarazioni fuorvianti di alcuni rappresentanti istituzionali che  rivestono un ruolo in Regione Puglia.
Con superficialità e senza alcuna conoscenza su quanto prodotto dall’Amministrazione Comunale sulla restituzione di una parte di alcuni fondi governativi erogati per i centri estivi 2020, sono stati sferrati attacchi privi di alcuna logica e senza obiettività.
L’impiego di tali risorse ha seguito un  dettato normativo preciso e determinato, e  rispetto al quale l’Amministrazione Comunale ha strutturato  un bando  sia per gli operatori dei centri estivi, sia per le famiglie dei ragazzi dai 3 ai 14anni, fruitori indiretti del servizio  per i mesi di luglio, agosto e settembre 2020.
Avendo riscontrato una  domanda delle famiglie minore rispetto alle risorse ricevute, derivante sicuramente anche  da una situazione pandemica  che l’anno passato è stata ancora più incerta, il governo ha chiesto la restituzione delle risorse residuate, nonostante l’Amministrazione Comunale avesse provveduto ad  impegnarle nuovamente   per l’attivazione di progetti aventi il medesimo indirizzo, volti a fronteggiare  la povertà educativa e favorire l’inclusione sociale.
Pertanto, sono diverse le domande che vengono alla mente:
chi scrive conosce la normativa che ha regolato  la gestione  di tali fondi?
Chi scrive ha contezza del bando pubblicato dal Comune di Francavilla Fontana, degli indirizzi obbligati che bisognava seguire?
Chi scrive sa che l’avviso per i centri estivi del 2020 era aperto agli operatori e alle famiglie con  particolare attenzione all’inclusione e alla povertà educativa?
Su cosa sarebbe  la mancanza o  l’inadeguatezza di questa Amministrazione Comunale?
Naturalmente ci interessano i fatti e non le parole, la critica costruttiva e non la polemica sterile fine a se stessa.
 Ricordiamo a tutti i cittadini che anche quest’anno  abbiamo messo in campo con la collaborazione degli operatori del settore dei centri estivi ulteriori progetti per fronteggiare la povertà educativa e favorire l’inclusione sociale. Abbiamo previsto diverse gratuità  per le famiglie di minori  con fasce di  isee fino a 20.000 euro e per le famiglie di ragazzi con disabilità,
Continuiamo a dare  sostegno alla cittadinanza, offrendo  supporto a chi è in difficoltà,  augurandoci che quest’anno la domanda di partecipazione  presso i centri estivi sia maggiore rispetto all’anno 2020″.
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