Come noto, domenica scorsa (27 giugno) la Pro Loco di Oria ha rinnovato le sue cariche sociali. Da mercoledì 30 luglio ha anche un presidente (Francesco Biasi), una vice presidente (Rossella Pinto), un tesoriere (Giuseppe Tomaiuolo), un Collegio dei probiviri e un Collegio dei revisori dei conti. Tutto a posto e tutti al loro posto, si potrebbe pensare. Invece non è proprio un qualcosa da “tutti felici e contenti, ora si pensi pancia a terra a organizzare le iniziative estive, Torneo dei Rioni su tutte”.
Secondo un’interpretazione fornita al nuovo direttivo, lo Statuto può essere adeguato entro il mese di maggio 2022, quindi ci sarebbe tempo per procedervi.
Per quanto concerne le notifiche, la precedente guida del sodalizio ritiene di aver provveduto per tempo alla dovuta pubblicità per consentire la più ampia partecipazione elettorale da parte degli associati (circa 180) mediante affissioni alla bacheca esterna alla sede, comunicati, articoli giornalistici e pure inviti ad personam.
Fino a pochi giorni prima del 27 giugno, circolavano ipotesi di candidature alternative – almeno tre – oltre a quella della “cordata” Biasi. Gli e le aspiranti presidente in pectore, però, alla fine hanno legittimamente deciso di non partecipare alla competizione.
Intanto, a seguito dell’interessamento di un paio di cittadini, dalla Regione – Dipartimento Turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio hanno fatto sapere che “i contenuti dello statuto della pro loco di Oria, unitamente all’ulteriore documentazione prodotta, saranno oggetto di apposita attività istruttoria nell’ambito della procedura di revisione triennale dell’Albo regionale attualmente in itinere”.
Insomma, una vicenda discussa e controversa contornata – parrebbe – da strategie, sospetti e antipatie personali. In quel di Oria, tutto ciò non rappresenta affatto una novità.