Nasce l’associazione NATIVA e parte da Francavilla Fontana per riconnettere emigrati e comunità locale attraverso scambi culturali ed economici: un argine contro l’impoverimento del Mezzogiorno è far tornare intelligenze e idee nuove.L’ambizione di NATIVA è creare le condizioni per restituire al territorio del Mezzogiorno le intelligenze, le competenze e le esperienze maturate altrove, abbattendo la distanza fisica con gli strumenti della vicinanza affettiva e del reciproco scambio culturale ed economico.
Crediamo che lontananza fisica non voglia dire distanza mentale e vogliamo ricostruire una prossimità con le persone che sono andate via ma restano interessate al proprio paese di origine.
Secondo il rapporto Italiani nel Mondo 2020 elaborato da Fondazione Migrantes, sono più di 5 milioni gli italiani emigrati all’estero. Di questi, 367.996 sono pugliesi e più di 36.000 provengono dalla provincia di Brindisi. A questi si aggiungono coloro che emigrano verso le regioni settentrionali. Tra il 2009 e il 2019, secondo il Report Migrazioni 2019 dell’ISTAT, i movimenti in uscita dal Sud sono stati 1 milione e 140 mila. Nel solo 2019 gli emigrati pugliesi rappresentavano il 18% dei 379 mila totali e la situazione economica post-Covid non lascia presagire condizioni tali da frenare questa emorragia da spopolamento.
Numeri importanti che si lasciano alle spalle territori invecchiati e impoveriti. Le idee, gli usi e i modi di vivere nelle aree meridionali ristagnano in un eterno passato/presente in cui le idee nuove si affacciano per lo più marginalmente, in ritardo e di riflesso.
L’associazione NATIVA sente bisogno di connettere il Mezzogiorno ai flussi di idee e alle novità che abitano le aree più sviluppate del nostro Paese e del mondo. Con l’obiettivo di fornire un contributo al rinnovamento delle comunità meridionali.
Per questo NATIVA intende aggregare chi, da lontano, desidera “tornare” e mantenere un legame non solo affettivo con la propria città natale. NATIVA tenterà di creare le condizioni affinché quel legame si rinsaldi e porti a uno scambio reciproco di idee e risorse, con azioni di prossimità culturale e coinvolgendo il settore economico locale.
A queste persone lontane ma vicine NATIVA si appella affinché si uniscano all’associazione per porre, ciascuno con i propri mezzi, un argine contro l’impoverimento socioculturale ed economico della propria terra natale.
Così come NATIVA chiede il supporto di tutti i cittadini che dal Mezzogiorno sono interessati a tessere uno scambio, allargando gli orizzonti oltre i naturali confini geografici di un territorio, con l’obiettivo di creare un tessuto sociale vivo e attivo che stimoli la vita pubblica meridionale.
È necessario fare presto e bene per non perdere ulteriore terreno: le conseguenze socioeconomiche causate dall’emergenza sanitaria, ci spingono a uno sforzo di responsabilità per tenere insieme i pezzi di una società che è costretta ad affrontare le sfide del presente e del futuro, pena la marginalità e la definitiva scomparsa.
Il Presidente, Enrico Saponaro
La Vice Presidente, Valeria Balestra
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