Francavilla, la denuncia: «Sul piano farmacie interferenza nell’attività giudiziaria: sia spostato il Consiglio comunale»

Si riceve e pubblica:

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L’ex sindaco della Corte e il presidente dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Brindisi, Rampino, entrambi imputati nel processo nuove farmacie a Francavilla

Le perplessità che, nel mese di aprile 2012, mi spinsero a non partecipare alla votazione sul Piano Farmacie restano tali e quali, e, pur tuttavia, pari perplessità desta la decisione del sindaco Maurizio Bruno di portare in Consiglio comunale la revoca di quella delibera.

I motivi di questa valutazione sono di mera pura opportunità politica, in quanto mi è dato conoscere che proprio nello stesso giorno in cui è convocato il Consiglio comunale è prevista una importante udienza presso il Tribunale di Brindisi nell’ambito del procedimento penale che ne è conseguito, onde l’inopportuna convocazione del Consiglio potrebbe appalesarsi come una indebita e grave interferenza con l’attività della magistratura penale.

A tutto ciò si collegano due altre questioni di non minore rilevanza: la prima, è relativa alla posizione assunta al riguardo da parte della Regione Puglia che, attraverso la dirigente Mariangela Lomastro ha già anticipato la presentazione di un ricorso nell’eventualità il Comune di Francavilla Fontana dovesse modificare la delibera originaria. La seconda è inerente all’esito del pronunciamento del Consiglio di Stato che entro pochi giorni dalla convocazione del Consiglio comunale si pronuncerà sulla questione.

Vada pure per il dato regionale, ma anche con riferimento al pronunciamento, ormai prossimo, del Consiglio di Stato, pare naturale dover considerare, quella del sindaco, una inopportuna e grave interferenza con l’attività giurisdizionale, oltre che un possibile maldestro tentativo di condizionamento dello stesso giudice amministrativo.

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Euprepio Curto

Se a tutto ciò sia aggiunge il fatto che in più occasioni il sindaco ha dichiarato di aver inviato un esposto alla Procura della Repubblica di Brindisi, ma, allo stesso tempo, se ne è sempre guardato di riferire, sia pure per sommi capi, in Consiglio comunale, ebbene il giudizio che ne deriva non può che essere negativo.

Pertanto, se è condivisibile il fatto che al quartiere San Lorenzo venga offerta la disponibilità di una farmacia, non è condivisibile, anzi è fortissimamente censurabile, che un sindaco malato di populismo intralci l’attività della magistratura amministrativa e di quella penale, sovrapponendosi ad esse, con l’evidente scopo di condizionarle.

Per questo motivo, pervenga al sindaco il suggerimento a rinviare ad altra data la convocazione del Consiglio comunale sul piano farmacie (e comunque dopo i pronunciamenti del giudice penale e del Consiglio di Stato), o, in alternativa, a riferire in Consiglio sullo stato dell’arte, senza procedere alla votazione di alcun provvedimento.

Se Bruno, responsabilmente, raccoglierà il suggerimento, bene. Altrimenti, per quanto mi riguarda, pur partecipando al dibattito, al momento del voto uscirò dall’aula del Consiglio, lasciando ai presenti una responsabilità di cui dovranno sicuramente dar conto in altre sedi.

Euprepio Curto, consigliere regionale e comunale

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