Il presidente Michele Emiliano non esclude che, da lunedì prossimo, la Puglia torni in zona arancione, quindi con minori restrizioni rispetto a quelle della zona rossa. L’indice Rt, infatti, potrebbe attestarsi sotto quota 1 e di conseguenza, venerdì, vi potrebbero essere delle limitazioni alle limitazioni da parte del Ministero della Salute. Di sicuro c’è che, dopo il picco post-pasquale, la curva dei contagi è finalmente in discesa, anche se non bisogna abbassare la guardia in quanto: “La variante inglese – come detto da Emiliano – scappa di mano in un secondo. Noi in Puglia eravamo in una discesa verticale, sono bastati due giorni di Pasqua per riprendere e quindi azzerare il lavoro di due settimane. Perché la variante è velocissima nel contagio. Siamo in zona rossa per i pranzi e gli incontri di Pasqua. Capisco perfettamente che nella tradizione pugliese andare a trovare la mamma è fondamentale però è ancora pericolosissimo”.
Ma cosa cambierebbe se la Puglia tornasse arancione? In sostanza:
Niente bar, ristoranti e locali pubblici aperti (neanche a pranzo), solo asporto e domicilio.
Niente spostamenti liberi tra comuni e regioni.
Negozi aperti, anche quelli di scarpe e indumenti.
Sì bancarelle ai mercati anche per scarpe e indumenti.
No palestre, piscine, teatri, cinema, fiere, ecc.
Coprifuoco sempre dalle 22 della sera alle 5 del mattino.
googletag.defineSlot('/21823520959/lostrillonenews-correlati', [[1, 1], [500, 450]], 'div-gpt-ad-1498835142353-0').addService(googletag.pubads()).setTargeting();
googletag.pubads().enableSyncRendering();googletag.enableServices();googletag.display('div-gpt-ad-1498835142353-0');