Il presidente Emiliano: “Puglia probabilmente arancione da lunedì 26 aprile”. Ecco cosa cambierebbe


Il presidente Michele Emiliano non esclude che, da lunedì prossimo, la Puglia torni in zona arancione, quindi con minori restrizioni rispetto a quelle della zona rossa. L’indice Rt, infatti, potrebbe attestarsi sotto quota 1 e di conseguenza, venerdì, vi potrebbero essere delle limitazioni alle limitazioni da parte del Ministero della Salute. Di sicuro c’è che, dopo il picco post-pasquale, la curva dei contagi è finalmente in discesa, anche se non bisogna abbassare la guardia in quanto: “La variante inglese – come detto da Emiliano – scappa di mano in un secondo. Noi in Puglia eravamo in una discesa verticale, sono bastati due giorni di Pasqua per riprendere e quindi azzerare il lavoro di due settimane. Perché la variante è velocissima nel contagio. Siamo in zona rossa per i pranzi e gli incontri di Pasqua. Capisco perfettamente che nella tradizione pugliese andare a trovare la mamma è fondamentale però è ancora pericolosissimo”.

Ma cosa cambierebbe se la Puglia tornasse arancione? In sostanza:

Niente bar, ristoranti e locali pubblici aperti (neanche a pranzo), solo asporto e domicilio.

Niente spostamenti liberi tra comuni e regioni.

Negozi aperti, anche quelli di scarpe e indumenti.

Sì bancarelle ai mercati anche per scarpe e indumenti.

No palestre, piscine, teatri, cinema, fiere, ecc.

Coprifuoco sempre dalle 22 della sera alle 5 del mattino.

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