A poco meno di un mese di distanza dall’esplosione che la notte del 30 settembre ha devastato in via San Francesco d’Assisi il negozio d’abbigliamento “Pinkopallino”, le famiglie della palazzina sovrastante, danneggiata dalla deflagrazione in cui perse la vita il 28enne Antonio Rizzo, possono tornare nelle proprie abitazioni. Ad annunciarlo è il sindaco Maurizio Bruno: “Esattamente un mese fa – scrive il primo cittadino – la vita di tante famiglie è stata sconvolta da quell’esplosione che tutti ricordiamo. Quelle famiglie non sono state lasciate sole. Questa mattina – prosegue Bruno – assieme a loro abbiamo incontrato il Prefetto e, poche ore fa, ho provveduto a revocare l’ordinanza di sgombero e d’inagibilità dell’immobile, consentendo a quelle famiglie di poter tornare a casa. Da parte mia faccio gli auguri a tutte loro, convinto che avranno la forza di riprendere una vita normale dopo quanto è successo”.
L’annuncio, pubblicato su Facebook, non è stato privo di polemiche, con l’ex senatore Euprepio Curto che ha rimproverato al sindaco la scarsa collaborazione con i consiglieri nel corso di queste settimane: “Mi dispiace doverti ricordare – ha polemizzato Curto – che è trascorso molto tempo da quando ti chiesi di convocare una conferenza di capigruppo, con all’ordine del giorno i possibili interventi a favore delle famiglie così duramente colpite da quell’evento. Ci lasciammo con il tuo impegno di far conoscere a me, che ero stato il primo a sollecitare l’intervento, ma anche agli altri consiglieri comunali, le risultanze dell’incontro che avresti avuto con le famiglie. A tutto ciò è seguito il silenzio, interrotto solo oggi dal tuo intervento sul web. Ebbene, mi dispiace dirti che per l’ennesima volta non hai rispettato il ruolo e la funzione dei consiglieri comunali”.