Di seguito una nota dell’ex senatore, oltre che consigliere regionale e comunale, Euprepio Curto:
“La notizia dell’approdo presso il Comune di Brindisi, nelle vesti di Dirigente del Settore dei Servizi Finanziari, del Dott. Gabriele Falco, non desta alcuna sorpresa poiché anche i più distratti osservatori dell’asfittica politica locale sanno che da tempo i rapporti tra il dirigente neretino e parte dell’amministrazione comunale che governa Francavilla erano ormai al calor bianco, tanto da indurlo ad un ricorso per mobbing azionato presso la Sezione Lavoro del Tribunale di Brindisi.
Non desta sorpresa, quindi, quanto avvenuto, ma qualche perplessità sì.
La prima. Il Dott. Falco si sdoppierà tra Brindisi e Francavilla in virtù della sottoscrizione tra i due Enti di una Convenzione che prevede l’instaurazione di un rapporto part-time: 18 ore settimanali presso il Comune di Francavilla Fontana, 18 ore presso il capoluogo. Con quali vantaggi per l’una e per l’altra Amministrazione solo Iddio lo sa! Gli Enti Locali ormai non sono più chiamati a gestire l’ordinaria amministrazione, ma il suo esatto contrario. Quindi, cedere, sia pure al capoluogo e sia pure part time, il Dirigente di un settore assolutamente vitale per la funzionalità dell’Ente, costituisce un gravissimo errore amministrativo prima ancora che politico.
A meno che, e qui risiede la seconda perplessità, dietro tale scelta, evidentemente preordinata a liberarsi definitivamente del Dott. Falco, non si celino questioni diverse che sfuggono ai più, ma che un ceto politico che si fregia della trasparenza dovrebbe far conoscere senza indugio alla pubblica opinione.
A tal proposito, è doveroso ricordare agli smemorati di Collegno che non rinunceremo a conoscere la verità sulle motivazioni che qualche tempo fa indussero esponenti della maggioranza ad investire proprio il Dott. Falco con critiche feroci. Su ciò che di molto grave fu detto in quel Consiglio comunale è calato il silenzio. Che prima o dopo sarà squarciato, con una Politica che dovrà dare conto sia pure solamente in termini di responsabilità oggettiva.
Ma alle prime due perplessità, è doveroso aggiungerne un’altra. Sotto certi aspetti la più inquietante. Quella di chi prenderà il posto del Dott. Falco. Una perplessità che sottende una precisa domanda: chi deciderà il successore di Falco? Sarà la Politica? Ovvero chi, avendo preso contezza dello scarso conio di chi lo circonda, ha già fatto intendere di volere assumere, e probabilmente ha già assunto, le vesti del gran burattinaio di una grigia rete di potere che è burocratica, prima ancora che politica? Ebbene, se questo è il disegno mala tempora currunt.
Avv. Euprepio Curto
