L’associazione imprenditoriale Rete Imprese Villa Franca ha scritto al gestore stradale Anas per chiedere un urgente intervento di rimozione dei rifiuti, anche speciali e pericolosi, presenti ai margini dei tratti percorribili dell’agro di Francavilla Fontana e in particolare a ridosso della zona industriale, una delle più sviluppate – nonostante tutto – della provincia di Brindisi e non solo.“Purtroppo spesso in questi ultimi anni – scrive il presidente di Rete Imprese Villa Franca, Francesco Fullone – in questi ultimi anni assistiamo ad un degrado dell’ambiente dovuto a poca attenzione da parte di coloro che invece dovrebbero vigilare ed intervenire celermente per evitare che tali situazioni vergognose assumano livelli simili alle ‘bidonville’ dove le discariche a cielo aperto sono la norma”.
E ancora: “Le foto che alleghiamo rappresentano solo la punta dell’iceberg di inquinamenti pericolosi (pieni di amianto come l’eternit, contenitori vuoti con residui di anticrittogamici velenosi ed altro) non solo per il decoro di un territorio ma soprattutto per la salute umana ed anche per gli animali randagi, volatili, insetti, che si cibano di ciò che trovano tra le immondizie inquinate di veleni divenendo involontariamente portatori di virus e batteri dannosi anche per l’uomo”.
“Tutto ciò premesso, questa istituzione, ormai stanca del perdurare di tali situazioni di degrado nauseabondo e pericolose per la salute pubblica, non sono sotto i ponti ma anche lungo l’arteria principale che dovrebbe essere l’immagine di una Italia pulita ed ordinata, chiede insistentemente di voler provvedere a liberare questi luoghi da tali materiali velenosi e dalla sporcizia che, oltretutto, penetrando nelle falde acquifere di cui è ricco il nostro territorio, favorite dalle copiose piogge del periodo invernale che ne accelerano la penetrazione, senz’altro sta continuando a creare inquinamenti sempre più gravi per la nostra vegetazione lussureggiante con il rischio non remoto di produrre frutti imbevuti di veleni… E non si parla solo di diossina”.
