Figura anche Massimo Ferrarese, ex presidente della Provincia di Brindisi e titolare di Prefabbricati Pugliesi, tra gli iscritti nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Brindisi a seguito del crollo di parte di un capannone industriale, lo scorso 26 gennaio intorno alle 13, in contrada Ajeni, zona Pip di San Michele Salentino. Franco Mastrovito, 49enne di Ostuni e titolare di una ditta edile, ha perso la vita sotto le macerie e domani il pubblico ministero Gualberto Buccarelli conferirà l’incarico a un medico legale per eseguire l’autopsia sulla sua salma, nel frattempo sequestrata.
Oltre a Ferrarese, tra gli indagati figurano anche: Stefano Barletta, 56enne di San Michele Salentino, nella sua qualità di coprogettista e responsabile della sicurezza, difeso di fiducia dall’avvocato Alberto Magli; Giuseppe Mazzotta, 58enne di Novoli (Lecce) coprogettista, difeso di fiducia dall’avvocato Vito Epifani; Domenico Padula, 48enne di Francavilla Fontana residente a San Pietro Vernotico, titolare della ditta dei lavori di ampliamento della struttura, difeso d’ufficio dall’avvocato Giuliano Grazioso; Andrea Turrisi, 42enne nato a Mesagne, proprietario dell’autosalone e della struttura in costruzione, difeso dall’avvocato di fiducia Giuliano Calabrese; Francesco Laveneziana, 32 anni, francavillese, difeso d’ufficio dall’avvocato Serena Lanciano. Ferrarese è difeso d’ufficio, per il momento dallo stesso avvocato Lanciano. La sua azienda ha fornito la struttura prefabbricata poi crollata per cause ancora tutte da accertare.
Oltre a Mastrovito, per il quale non c’è stato nulla da fare sin da subito, sono state quattro le persone estratte da sotto le macerie dai vigili del fuoco e condotte in ospedale dal 118. Una di loro, un 46enne francavillese, C.G., si trova tuttora ricoverato con riserva della prognosi in ospedale a Brindisi; le altre tre sono fuori pericolo, ricoverate in Ortopedia, sempre a Brindisi, e dovrebbero cavarsela in 30 giorni. L’ipotesi di reato è di omicidio colposo.
L’iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto, nell’ottica del conferimento al medico legale dell’incarico per l’esame autoptico sulla salma di Mastrovito – la cui famiglia è assistita dall’avvocato Angelo Brescia – in programma venerdì 29 gennaio alle 12,30 in Procura. Gli indagati avranno, così, la possibilità di rivolgersi a dei consulenti tecnici di parte. Il cantiere è stato sottoposto a sequestro.
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