Pestarono un migrante in cerca di lavoro: chiesto il processo per padre e figlio


Chiesto il processo a carico di D.M., 47 anni, e A.M., 24, padre e figlio, che il 21 febbraio scorso, nelle campagne di Torre Santa Susanna, avrebbero aggredito M.S., 23enne maliano, reo – pare – di aver chiesto loro di lavorare. Il sostituto Paola Palumbo ha chiesto che sia rinviato a giudizio anche la 38enne torrese C.C., che avrebbe sporto una falsa denuncia per atti osceni e violazione di domicilio proprio a carico dello straniero, ospite di una comunità del posto. Nei confronti dei primi, già a suo tempo denunciati a piede libero, le accuse sono di lesioni personali e sequestro di persona. Il giovane è assistito dagli avvocati Domenico Attanasi e Nicola Lonoce.

I fatti.

Stando alle ricostruzioni, il 23enne quel giorno inforcò una bici e, notati dei lavori edili, si rivolse a due persone presenti nei pressi di una casa in costruzione nell’agro di Torre Santa Susanna, per chiedere di poter lavorare. Dopo essere stato invitato ad addentrarsi nella proprietà, però, sarebbe stato colpito con un pugno e un bastone in ferro. La vittima poi si allontanò a piedi lungo la provinciale Torre-Mesagne, dove fu soccorso da un automobilista di passaggio, che lo riaccompagnò in comunità.

Qui il ragazzo raccontò l’accaduto ai responsabili della struttura, che lo accompagnarono anche in ospedale a Francavilla Fontana per accertamenti: 20 giorni di prognosi a causa di una ferita lacero-contusa al capo. Ne seguirono la denuncia, l’identificazione e la denuncia dei presunti autori del gesto. Ora vanno incontro al processo.

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