L’ex sindaco di Oria: «Io, ostaggio di consiglieri prepotenti, rancorosi e vedicativi: ecco perché arriva il commissario»

Qui di seguito la lettera con la quale il sindaco di Oria, dimessosi e poi sfiduciato da 11 consiglieri, si congeda dal Comune:

Da lunedì prossimo, si insedierà il Commissario Prefettizio, al quale faccio i miei sinceri auguri di buon lavoro, che amministrerà la Città di Oria fino alle prossime elezioni.
Dopo le mie dimissioni, ho ricevuto numerosissime telefonate di Cittadini per dirmi che questa decisione avrei dovuto assumerla molto tempo prima perché, fin dall’insediamento, a tutti, è apparso chiaro, che alcuni Consiglieri Comunali avevano una visione di amministrazione che non coincideva con il bene comune e gli interessi generali della Città.

Consiglieri Comunali i quali, come quel giapponese che rimase per lunghi anni nascosto nella foresta, convinto che fuori ci fosse ancora la guerra, non soltanto erano armati di odio e di vendette personali da consumare, destabilizzando l’apparato amministrativo, ma non si erano neanche accorti che il mondo è profondamente cambiato e che oggi, non è più consentito a nessuno amministrare senza la necessaria responsabilità, spirito di servizio e azioni coerenti con i gravi problemi che abbiamo.

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A tutti questi cari amici, che continuano a telefonarmi e che ringrazio, rispondo che non sono affatto pentito di non aver presentato le dimissioni subito, per il fatto, che in questi oltre tre anni di amministrazione, nonostante i tempi difficili, le denunce penali, l’ostruzionismo senza limiti, la campagna denigratoria nei miei confronti e il terrorismo psicologico scientificamente organizzato, abbiamo realizzato numerose opere e tante altre sono pronte per essere realizzate, (basta solo la firma del Commissario Prefettizio). E sono opere strategicamente importanti per il futuro di Oria, dal punto di vista turistico, economico ed occupazionale, per i milioni di euro che a breve potranno essere investiti nel settore dell’edilizia privata e nei nuovi servizi.

Alcuni consiglieri comunali, che ogni giorno, con accanita prepotenza, mi dettavano l’agenda sulle cose da fare e non fare, secondo i propri desideri personal, hanno ritenuto di interrompere questo lavoro e impegno, con i danni che ne verranno, assumendosi gravissime responsabilità personali, per la disastrosa paralisi che hanno determinato, solo perché ho preteso di attuare il mio programma elettorale e di mantenere gli impegni assunti con i Cittadini.

Il sindaco di Oria, Cosimo Pomarico
L’ex sindaco di Oria, Cosimo Pomarico

Mi hanno contestato e chiesto la revoca di una mia ordinanza relativa al trasferimento dell’Oratorio SING, presso i locali di Montalbano, dove consentire finalmente, anche ai bambini disabili, di fruire degli importanti servizi sociali dell’Associazione e mi hanno impedito di procedere allo scorporo dei due incarichi tra Comandante dei Vigili Urbani e attività produttive, secondo l’orientamento dell’Autorità Anticorruzione e le raccomandazioni pervenute dalla Funzione Pubblica e dalla Corte dei Conti.

Un patto di ferro tra consiglieri della minoranza e i fuoriusciti dalla maggioranza, tramato da lungo tempo con riunioni e cene, per far cadere una Amministrazione diventata scomoda e da eliminare, proprio per il buon lavoro svolto e i successi ottenuti, compromettendo il futuro politico di questi signori e per prendere in eredità la gestione di tutto ciò che fino ad oggi si è realizzato in opere e servizi.
In diversi Consigli comunali, ho rivolto appello ai Consiglieri e ai Partiti politici, per aprire una fase di collaborazione nell’interesse supremo di Oria, tenuto conto della grave crisi che attraversiamo e per il fatto che, la scarsità delle risorse economiche i cui versano i Comuni, ci obbligano, senza perdere tempo, a lavorare tutti uniti per il bene e lo sviluppo della nostra Città, impegnandomi nel contempo, a presentare le dimissioni entro dicembre prossimo, giusto il tempo necessario per realizzare le opere avviate e non perdere i finanziamenti ottenuti.

Una altro appello bruciato e un altra occasione mancata per fare buona politica e provare a volare un pò più in alto, in una Città, che non può assolutamente fermarsi e perdere le occasioni di sviluppo e di crescita che sono alla portata di mano, per colpa di beghe personali e competizioni di basso e puerile livello.
Vado via con l’orgoglio e con la coscienza in ordine di chi ha dato il meglio di se stesso, lavorando ogni giorno e ascoltando tutti i Cittadini che si rivolgevano al Comune per un conforto e un aiuto.

Mi rimane però il rammarico per non aver completato l’opera di risanamento e di crescita per la nostra Città e per i danni gravissimi che subiranno i cittadini per questo scellerato tradimento.
Lascio il Comune con i conti in ordine, non ci sono debiti, non ci sono sprechi, tutti i servizi sono stati mantenuti e anche quest’anno è stato rispettato il patto di stabilità.

Ringrazio tutti amici e nemici, sapendo che tra di noi, come sempre, trionferà e continuerà il rapporto umano che ci ha contraddistinto in tutti questi anni.
Un ringraziamento, va anche ai nostri Funzionari, i quali pur in un clima di forte ostilità e di intimidazioni quotidiane, hanno sempre dato il meglio, dimostrando di amare Oria più di quanto dimostriamo di amarla noi.

Mimino Pomarico

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