Questa mattina a San Pietro Vernotico, i Carabinieri della Compagnia di Brindisi hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi su conforme richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di Franco Perrone, detto “Francu lu sbirru”, 70enne sampietrano, ritenuto responsabile del tentato omicidio di Lorenzo Scalinci, mediante l’utilizzo di un’arma da fuoco, avvenuto il 25 dicembre scorso proprio a San Pietro.L’indagine, condotta dalla Sezione Operativa del N.O.R. di Brindisi unitamente alla Stazione di San Pietro Vernotico, trae origine dall’episodio “di fuoco” accaduto in San Pietro Vernotico il giorno di Natale, quando intorno alle ore 13, in Piazza Nuova Europa, un uomo ha esploso un colpo di fucile cal. 12, caricato a pallini, verso Scalinci, già noto alle forze dell’ordine, che in quel momento si trovava alla guida di una Smart Forfour di proprietà della moglie convivente, che sedeva accanto con il figlio di 6 anni in braccio ed altri tre figli minori sistemati nei sedili posteriori.
Nella circostanza, l’aggressore, alla guida di una Opel Meriva ha affiancato il muso della propria auto a quello del veicolo della vittima, che si stava accingendo a partire da casa sua, e dall’interno dell’abitacolo, a distanza di circa un metro, ha indirizzato un colpo di fucile in direzione di Scalinci, colpito al braccio sinistro e al fianco sinistro. Subito dopo aver sparato, l’aggressore si è dileguato a bordo della Opel, mentre la vittima, ferita, ha contattato i carabinieri e raggiunto il presidio ospedaliero di San Pietro Vernotico, da dove veniva successivamente trasportato all’ospedale Perrino di Brindisi, e ricevute le cure del caso, dimesso in serata, con una prognosi di 20 giorni.
All’interno della Smart Forfour di Scalinci, in terra davanti al sedile passeggero posteriore sinistro, è stata rinvenuta e posta sotto sequestro una borra in plastica bianca, deformata a seguito dell’esplosione della cartuccia.
Da una rapida attività investigativa, sono emersi gravi indizi di colpevolezza utili a ricostruire la dinamica dell’attentato e a raccogliere elementi chiari, precisi e concordanti per individuare l’autore, identificato proprio in Perrone, detto “Francu lu sbirru”, storico e noto pluripregiudicato sampietrano.
Dalla condotta posta in essere dall’autore del grave fatto di sangue, si evince che l’agguato è stato compiuto senza alcuna remora, con spregiudicatezza, in pieno giorno ed in zona abitata, tanto da indurre la premeditazione del delitto. Per quanto riguarda il movente, si può affermare che l’episodio non sia avvenuto a seguito di un litigio o un contrasto
Perrone è uscito di casa pochi minuti prima e, per cause ancora da chiarire, ha sparato all’indirizzo di Scalinci.
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