Un dono molto speciale, un dono per tutti, quello che il Babbo Natale dell’associazione “Da Orra ad Oria” ha voluto già portare, per l’appunto, a tutti i cittadini oritani. Un regalo utile e prezioso, ma che si spera non serva mai: un defibrillatore da quest’oggi al servizio del Comune e soprattutto della comunità.
L’associazione culturale “Da Orra ad Oria” è stata costituita nel gennaio 2019 con l’intento di valorizzare le tradizioni oritane e le usanze appartenenti ormai alla memoria storica di Oria.
Subito contraddistinta dall’organizzazione di eventi di un certo rilievo, come la Pasquetta a Bosco Laurito, che fece registrare la presenza di circa 3.000 persone, famiglie e giovani venuti da ogni parte della Puglia, ha poi davvero lasciato il segno con la realizzazione del Presepe Vivente “Luce del Mondo”.
Una manifestazione pre-natalizia che ha dato lustro e visibilità ad uno dei parchi più affascinanti di Oria, Parco Montalbano, avendo toccato, per due edizioni, tematiche sensibili come l’integrazione e la diversità.
Nella prima edizione gli attori principali provenivano dalla Lettonia (Maria), dalla Romania (Erode), dalla Tunisia (Baldassarre) e hanno insegnato che, in un paese civile e multiculturale, non importa da dove veniamo ma ciò che ci portiamo dentro e abbiamo da donare all’altro. Nella seconda edizione si è cercato di rendere quanto più accessibili gli spettacoli con l’inclusione di un interprete LIS (linguaggio dei segni) sulle scene e grazie alla creazione di percorsi ad hoc per i diversamente abili.
Oggi, il presidente uscente, insieme ad un consigliere, ha consegnato nelle mani del sindaco Maria Lucia Carone, un defibrillatore con piastre pediatriche la cui collocazione sarà a discrezione dell’Amministrazione comunale. Un gesto in favore della collettività che rende Oria più cardio-protetta.
Non male per un’associazione che, purtroppo, come altre realtà del territorio ha già smesso di esistere nonostante le grandi ambizioni e la grande umanità mostrate fino alla fine. Si lascia, per il momento, alle spalle uno dei cinque presepi viventi più suggestivi del Sud Italia (per la bellezza della location, la teatralità della rappresentazione e il valore del testo redatto dall’associazione), ma non è detto che un domani – quando questo periodo sarà passato e le condizioni socio-culturali saranno magari mutate – non possa esservi un suo ritorno.
“Da Orra ad Oria”, insomma, non esiste più, ma ha lasciato grandi ricordi nella memoria e anche pratici: questo defibrillatore sarà a disposizione di chiunque – si spera nessuno – dovesse averne necessità.
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