L’innovazione digitale è un processo che sta toccando tutto il “tacco” dello stivale: da Brindisi a Bari sono nati negli ultimi anni tantissimi HUB dedicati al digitale e alla formazione di designer, ingegneri, startupper e sviluppatori del futuro. La Puglia punta a diventare un’eccellenza del settore IT, risultato che allontanerebbe anche lo spettro dell’immigrazione giovanile e di risorse che potrebbero non trovare sul suolo italiano il proprio riconoscimento. Vediamo le principali potenzialità del digitale per la Puglia.
I settori più ricchi legati al digitale
Di digitale se ne sente parlare ormai quotidianamente e i due argomenti maggiormente in correlazione con il mondo di Internet e le competenze digitali sono il lavoro e il gioco, o più in generale l’intrattenimento. Il mondo del gioco online rappresenta infatti uno dei settori maggiormente ricchi e sani a livello sia europeo che nazionale. I dati relativi alle spese su piattaforme e siti di intrattenimento ludico sono molto espliciti: la spesa degli italiani relativa al gioco online nei primi tre mesi del 2020 è aumentata del 123% rispetto allo stesso periodo del 2019. In Puglia, la tendenza è coerente con quella nazionale, con la provincia di Bari davanti a tutte le altre della regione con una spesa di quasi 480 milioni di euro al 31 dicembre 2019. Il successo di queste piattaforme deriva dalla vasta offerta e dalla possibilità di fruire dei servizi in maniera molto comoda: ormai online non si trovano solo le classiche slot machine ma anche tavoli di poker e blackjack, passando per giochi tradizionali di carte come briscola, scopa, scala 40 e addirittura giochi di carte più di nicchia come il burraco e il bacarrat. Considerando il mondo dell’intrattenimento in generale, l’altro fenomeno che va per la maggiore a livello sia nazionale che mondiale è quello relativo ai contenuti multimediali, servizi che sono al momento offerti da grandi colossi quali Netflix, Amazon Prime, Spotify, Infinity, Now TV e l’Italiana TIMVision.
Il digitale: la Puglia legge bene il momento storico ed economico
La Puglia investe e non resta a guardare, avendo compreso la portata di questa dinamica che sta portando sempre più aziende a preferire lo smart working per i propri dipendenti. Progetti a livello locale come Puglia Digitale, la programmazione regionale per la digitalizzazione delle PMI, oppure ancora il passaggio da analogico a digitale di tanti servizi comunali, come il Fascicolo Sanitario Elettronico online che conta quasi 10 mila accessi giornalieri, dimostrano quanta importanza la regione Puglia ponga sul tema digitale. In particolare, il digitale e soprattutto l’e-commerce sono stati fra gli argomenti principali dibattuti e analizzati alla Fiera del Levante. Pastore, direttore della sezione Internazionalizzazione, ha affermato il ruolo trainante del settore e-commerce nel mercato globale e ha individuato un’opportunità in quella che invece fino a pochi mesi fa aveva rappresentato un limite per la Puglia: l’esportazione tradizionale ha visto un -15 % in Italia e un -12 % in Puglia. Lo stesso Pastore fa notare come un’impresa su quattro attiva nel settore e-commerce della Fiera provenisse dalla Puglia e che poco meno della metà di queste imprese fossero del Sud Italia. Proprio il settore del commercio elettronico è sul podio insieme a quello dell’intrattenimento online per ciò che concerne la spesa annuale degli italiani: crescita del 26 % rispetto al 2019 che significa un totale di 4,7 miliardi di euro in più.
Gli investimenti adottati in Puglia che dirigono la regione verso un approccio maggiormente digitalizzato è un segnale di speranza in particolare per i tanti giovani che sono costretti a esaltare le proprie competenze digitali altrove. Riuscire a trattenere queste risorse attraendole con momenti di formazione, di incontro e di opportunità lavorative adeguate deve essere l’obiettivo primario della Puglia.
