Dopo il 30enne Francesco De Fazio, torna libero anche il 28enne Vincenzo Gelo, entrambi difesi dall’avvocato Pasquale Fistetti del Foro di Brindisi e con studio legale (Fistetti-Schifone) ad Oria. Tutti e due gli indagati erano stati arrestati nei giorni scorsi dai carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Lecce Giulia Proto su richiesta del sostituto procuratore della Dda leccese Giovanna Cannarile. La liberazione di Gelo è stata disposta quest’oggi (9 novembre) dalla stessa Gip, in accoglimento dell’istanza di revoca della misura cautelare presentata proprio dal legale di Gelo.
La giudice per le indagini preliminari, dopo aver ascoltato il parere favorevole della Pm, ha ritenuto non sussistere in capo a Gelo le esigenze cautelari inizialmente ravvisate nell’ordinanza. Gelo, infatti, dopo l’iniziale irreperibilità – ormai vive e lavora stabilmente in Germania – si era presentato spontaneamente in caserma accompagnato dall’avvocato Fistetti. Inoltre, gode di una situazione reddituale stabile teoricamente incompatibile col ricorso al crimine e non è minimamente intenzionato a reiterare i reati che gli sono contestati. Peraltro, come annotato dal difensore, non sussistono a suo carico altri procedimenti penali né precedenti né successivi al 2017 (anno delle contestazioni, a vario titolo, nei confronti di 22 indagati con le ipotesi di reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e detenzione di armi e munizionamento anche da guerra).
L’operazione di polizia giudiziaria “Family Affairs” (affari di famiglia) era scattata all’alba dello scorso 2 novembre: in quattro finirono in carcere, altri 8 ai domiciliari. Ora salgono a 12 le persone sì indagate ma a piede libero.
