L’uomo resterà in carcere, anche perché se collocato ai domiciliari, al momento, potrebbe rincontrare la congiunta, assistita dall’avvocato Angelo Dimitri, e non sarebbe proprio la cosa più opportuna. Se per lui si troverà una sistemazione alternativa alla permanenza nella casa coniugale, il legale presenterà apposita istanza affinché gli siano concessi i domiciliari, sempre a patto che il giudice sia concorde. Dall’esame delle rapide indagini e dall’escussione dell’indagato sono emersi, così come riscontrato dagli stessi carabinieri della Stazione di Francavilla Fontana, numerosi soprusi – ad ogni modo, tutti da dimostrare – ai danni della donna, una 60enne residente nella Città degli Imperiali, cui il marito, nel tempo, avrebbe rivolto epiteti poco edificanti quali “zoccola, puttana, chiavica”, seguiti da percosse e umiliazioni assortite.
Un paio di giorni fa, il 59enne – probabilmente alterato dall’alcol – ha spedito la congiunta in ospedale, dove le sono stati riscontrati diversi traumi conseguiti alle percosse subite. L’ultima goccia che ha fatto traboccare un vaso già ricolmo. Ora la palla passa necessariamente ai difensori e, più in generale, alla giustizia.
googletag.defineSlot('/21823520959/lostrillonenews-correlati', [[1, 1], [500, 450]], 'div-gpt-ad-1498835142353-0').addService(googletag.pubads()).setTargeting();
googletag.pubads().enableSyncRendering();googletag.enableServices();googletag.display('div-gpt-ad-1498835142353-0');