Francavilla – Condotte del dirigente, Curto (Fi): «Senza procedimento disciplinare, sterili le accuse al dirigente»

Curto e, accanto a lui, l’onorevole D’Attis

Di seguito una nota di Euprepio Curto, già senatore, consigliere regionale e comunale:

Sulla vicenda  dell’assunzione  di tre giovani francavillesi  attinti dalla graduatoria del Comune di Nardò, l’ultimo consiglio comunale tenutosi a Palazzo Imperiali ha registrato un durissimo j’accuse scagliato proprio dai banchi della maggioranza all’indirizzo del dirigente neretino Gabriele Falco, causa la posizione d’incompatibilità in cui lo stesso sarebbe venuto a trovarsi per il fatto di avere dapprima fatto parte della Commissione esaminatrice di Nardò, e successivamente di  aver gestito, per il comune di Francavilla, la procedura di utilizzo di quella stessa graduatoria. Trattasi però di un j’accuse affatto convincente per i seguenti motivi. Primo. Gli ambienti politici locali discutono della vicenda da troppi mesi, quindi non si comprendono i motivi per i quali la maggioranza non ha inteso agire con tempestività, non limitandosi ad impugnare la determinazione del dirigente l’Ufficio personale, ma andando, ove ritenuto opportuno, ben oltre. Secondo. La discussione in Consiglio comunale è sorta  a seguito delle iniziative assunte dalla opposizione, e pertanto vi è da ritenere che se non vi fosse stato tale incipit  la maggioranza su questo tema sarebbe rimasta silente. Ancor più chiaramente: la maggioranza è intervenuta sul tema non “sua sponte”, ma perché costretta.

Terzo. Le anomalie riferibili alla condotta del dirigente Falco non possono essere liquidate con uno sbrigativo j’accuse in Consiglio comunale. Tutto ciò può anche essere sufficiente per molti, probabilmente digiuni  anche di un ordinario acume politico. Non può andar bene per chi sa che i sindaci, e le maggioranze che li sostengono, posseggono tutti gli strumenti per liberarsi di funzionari responsabili di gravi anomalie. In qualsiasi caso, il  mancato uso di tali strumenti non può passare inosservato poiché  nel concreto equivale a non sanzionare condotte illegittime,  e comunque perseguibili disciplinarmente. Sempre che, per motivi imperscrutabili, al dottore Falco non sia consentito di sottrarsi a  gravissime sanzioni disciplinari  per decorrenza ancora una volta  (guarda un po’!)  dei termini di  avvio e/o conclusione del procedimento. La condotta del dirigente Falco è quindi  oggettivamente illegittima e va sanzionata disciplinarmente. Resta da verificare se tale illegittimità derivi da sciatta incompetenza, e in tal caso il Comune di Francavilla non può consentirsi il lusso di un dirigente incompetente. Ovvero derivi  da consapevole decisione, e da una altrettanto consapevole previsione delle conseguenze. Per quanto ci riguarda (per il bene di molti) auspicheremmo la prima. Perché la seconda aprirebbe scenari…

Avv. Euprepio Curto

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