Ora è ufficiale: la Festa patronale in onore della Madonna della Fontana – come comunemente intesa – quest’anno non si farà: ok la fede e le celebrazioni religiose, sebbene in tono minore; e però, nessun “divertentismo”, nessuna potenziale calca. Di questi tempi, il rischio assembramenti ed eventuali contagi sarebbe davvero troppo alto. Le celebrazioni patronali sono molto sentite nella Città degli Imperiali e pressoché da sempre sanciscono una sorta di piacevolissimo spartiacque, un ideale giro di boa, tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno-inverno, con l’inevitabile ritorno agli affanni ordinari dopo le ferie. In questo 2020 non sarà così o, perlomeno, lo sarà ugualmente ma in maniera diversa. La conferma arriva direttamente dal sindaco Antonello Denuzzo che, se da una parte ricorda i successi delle precedenti due edizioni (con gli Stadio e Luca Carboni a mo’ di ciliegine sulle torte) dall’altra abbandona ogni retorica e, anche che riferendosi alle disposizioni diramate dalla Diocesi di Oria, annuncia come oggigiorno sia più opportuno e prudente contenersi. Stessa tesi esposta, del resto, nei giorni scorsi da monsignor Alfonso Bentivoglio, storico arciprete della basilica minore del Santissimo Rosario.
«Dobbiamo avere pazienza – spiega Denuzzo – e a me per primo spiace molto non si possano tenere i festeggiamenti civili e che non si possano tenere al completo neanche i festeggiamenti religiosi; mi spiace molto per la città, questo è un momento molto atteso da tutti noi, però abbiamo l’obbligo morale, oltre che giuridico, di essere molto, molto prudenti».
