Pretendevano il “pizzo” anche in carcere, 500 euro subito e poi 200 al mese: indagati per estorsione tre detenuti

Borgo san Nicola Lecce carcere

Questa mattina il Nucleo investigativo del Comando provinciale carabinieri di Brindisi ha dato esecuzione ad una ordinanza applicativa di misura cautelare personale in carcere, emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Brindisi, conforme alla richiesta formulata dalla Procura della Repubblica (dr. Pierpaolo Montinaro), nei confronti di:

  • Roberto Petruzzelli, di Massafra, già detenuto nel carcere di Turi (BA);
  • Giorgio Candita, di S. Pietro Vernotico, già detenuto nel carcere di Lecce;
  • Eligio De Felice, di Grottaglie, già detenuto nel carcere di Matera;

perché ritenuti responsabili di tentata estorsione nei confronti di un detenuto all’interno del carcere di Brindisi.

In particolare, il 18 febbraio 2020 fu sequestrata all’interno dello stesso carcere di Brindisi, dalla polizia penitenziaria, una missiva nella quale Petruzzelli, già detenuto nella casa circondariale di Turi, tramite Candita, intimò a un detenuto il pagamento immediato di 500 euro e di 200 euro mensili, altrimenti sarebbero sorti seri problemi durante la sua permanenza carceraria a Brindisi.

L’attività di indagine, eseguita dalla polizia giudiziaria e coordinata dalla Procura di Brindisi, ha permesso poi di accertare che:

  • la grafia della lettera sequestrata e dei fogli relativi anche a precedenti richieste fatte da Petruzzelli, durante la detenzione a Brindisi, era la stessa;
  • dopo la prima lettera minacciosa, la vittima era stata avvicinata durante “l’ora d’aria” dal detenuto De Felice, il quale, avendo incontrato Petruzzelli durante un processo nei giorni precedenti, gli “ricordò” nuovamente di adempiere alle richieste estorsive di Petruzzelli.

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