Morte in conseguenza di un altro reato. E’ questa l’accusa con la quale la Procura di Brindisi ha iscritto nel registro degli indagati il 50enne G. E. di Francavilla Fontana, il terzo presunto complice dell’incendio appiccato la scorsa notte in via San Francesco d’Assisi ai danni del negozio “Pinco Pallino”, costato la vita al 28enne Antonio Rizzo. Quella notte l’uomo avrebbe accompagnato l’altro indagato, Saverio Candita, presente al momento dell’esplosione, da un’infermiera di sua conoscenza per fargli medicare le gravi ustioni riportate dal giovane su tutto il corpo. Ma non è escluso che il 50enne fosse lì presente, fuori al negozio, calato nei panni del “palo”, a casa sua è stato infatti trovato un paio di pantaloni parzialmente bruciati: possibile ruolo, questo, sul quale stanno indagando gli investigatori dell’Arma diretti dal capitano Nicola Maggio e che potrebbe aggravare la sua posizione. Intanto è stata fissata per le 20,30 di questa sera l’autopsia sul corpo di Antonio Rizzo disposta dalla Procura. I primi risultati potrebbero essere resi noti già in tarda serata.
“L’Italia delle donne”, Oria ha la sua candidata: fu consigliera comunale nel secondo dopoguerra
Oria ha la propria candidata per il progetto di respiro nazionale “L’Italia delle donne” promosso dal Ministero per la famiglia, la natalità e le pari