Di seguito una nota dell’assessore del Comune di Oria Cosimo Delli Santi (Politiche sociali e Famiglia) in risposta a un intervento, nei giorni scorsi, dei consiglieri comunali di opposizione Giuseppe Carbone e Domenico D’Ippolito:
Risponderò punto su punto alle accuse sterili e strumentali di un paio di consiglieri comunali, la cui pochezza delle dichiarazioni rasenta l’imbarazzante.
Non ci siamo mai sottratti al confronto nelle sedi istituzionali deputate al confronto, a meno che i consiglieri non intendano spettacolarizzare, quando fanno cenno a un confronto pubblico, anche e persino una situazione così delicata e drammatica.Per caso, il film già visto al quale fanno riferimento era interpretato dai consiglieri Carbone e D’Ippolito? No, perché noi stiamo cercando di scrivere un altro copione, anche se non è semplice in considerazione dei disastri da noi trovati in Comune sin dal nostro insediamento. E quindi si comprenderà come scrittura, sceneggiatura e regia risultino più che ardui. Ma contiamo, nonostante tutto, di farcela.Abbiamo accolto ed evaso in tempi record tutte le domande per i buoni spesa e nonostante le istanze siano state istruite ed accolte in ordine di arrivo, ciò alla fine non è risultato nemmeno più necessario, dato che il bisogno di soccorso alimentare non è risultato superiore rispetto alla capienza del fondo assegnato.Non sono state accolte (per scelta di equità), solo quelle domande nelle quali erano dichiarati contributi sociali in corso (reddito di cittadinanza, inclusione, Naspi, pensione, cassa integrazione, indennità di mobilità e altre forme di sostegno nazionali, regionali o locali) di entità medio-alta pro capite.Le domande sono pervenute in Comune via mail e in forma cartacea, queste ultime reperite con grande sforzo dai volontari della protezione civile: essendoci, infatti, il divieto di spostarsi, dietro richiesta all’ufficio COC, i modelli per la richiesta del buono spesa sono stati consegnati direttamente a domicilio e, una volta compilate dagli interessati, sono state anche ritirate.Come se non bastasse, a questo punto si è fatto qualcosa in più, di non dovuto: le domande giunte in Comune ma non compilate perbene (erano tante) invece che escluderle, ci siamo prodigati – attraverso gli uffici – perché fossero corrette ed integrate via mail a chi ce l’aveva inviata via mail e telefonicamente a chi l’aveva presentata in forma cartacea. Ciò, proprio in considerazione del particolare bisogno e del momento di oggettiva estrema difficoltà. In quest’ultimo caso, poi, gli operatori sono passati di nuovo al domicilio dagli utenti – sempre muniti di dpi – per regolarizzare anche fisicamente le domande. Vi dico di più: per quest’ultimo passaggio sono stati molteplici i ringraziamenti.Continuando, il Comune si è rifornito anche da grossisti cittadini, al primissimo ordine ha contribuito… il motore di ricerca Google, che ci ha indicato vari fornitori. Il primo contattato era in zona industriale Di Brindisi, il quale in fase di chiusura pretendeva che il Comune facesse il bonifico prima della consegna della merce, strada non percorribile da un ente locale e quindi è stato contattato un secondo fornitore del Tarantino. Si parla di un ordine sotto i 5mila euro Iva compresa per generi di primissima necessità a fronte di altri 3.100 circa già spesi presso due aziende cittadine, che arriveranno ad 8mila circa con la consegna già programmata per domani con un’impresa d’ingrosso il cui titolare è un nostro concittadino. Ma, per amor di trasparenza e per inquadrare giustamente la questione, ricordo ai due consiglieri che ad oggi sono stati emessi 92mila euro in buoni spesa tutti fruibili solo nei supermercati aderenti con sede nella nostra Città e nei prossimi giorni ne emetteremo per altri 65mila euro. Trovo quindi patetico il tentativo di strumentalizzare un’emergenza per 4.800 euro a fronte dei circa 165mila euro di ricaduta sul territorio.Alle altre polemiche lette sui social, relative al costo elevato del singolo prodotto, non si considera la speculazione sui prezzi che inevitabilmente c’è stata ed è stata denunciata anche dalle associazioni a tutela dei consumatori (notizia riportata anche da note testate giornalistiche) e che il primo grossista fornitore, individuato per la fornitura di beni di prima necessità, rifornisce anche market cittadini.Concludo col dire che ci siamo trovati, da un giorno all’altro, come davanti ad una guerra, sociale, economica, amministrativa e burocratica, con pochissimo personale a disposizione a gestire numeri di utenze mai gestite prima e se si considera che anche gli uffici dei Servizi Sociali sono stati in quarantena per 14 giorni, quello che si è fatto, ha del miracoloso.Nessuno era preparato a una situazione così, eppure – grazie allo spirito di sacrificio e alla professionalità di Dirigenti, Dipendenti, Amministratori e Volontari – siamo riusciti a ottenere risultati che neppure Comuni più grandi e organicamente dotati sono riusciti a ottenere.Non nego che qualche sbavatura possa esserci stata e ne chiedo scusa, ma è stato difficile e tuttora lo è stare sul campo e affrontare un’emergenza fronteggiando anche chi cerca di approfittare della situazione.Ai due consiglieri, firmatari di un documento fazioso e demagogico, e cioè Carbone e D’Ippolito, dico che noi le risposte concrete le diamo e le daremo sempre, perché nulla abbiamo da nascondere e da temere, e siamo anche disposti ad accettare critiche purché costruttive.Assessore alle Politiche Sociali e Famiglia – Comune di OriaCosimo Delli Santi
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