Topi e finanche serpenti, oltre alle più classiche sterpaglie, a due passi dalla scuola materna: succede a Francavilla Fontana, almeno stando a quanto denuncia, con tanto di scatti fotografici, un genitore. Lo stesso papà, che preferisce rimanere anonimo perché non cerca protagonismo, ma solo maggiori sicurezza e igiene per i bimbi e i residenti, precisa come in realtà l’istituto scolastico sia efficiente e funzioni alla perfezione grazie al personale qualificato e disponibile. Solo che effettivamente quegli “animaletti”, affatto simpatici e puliti, proprio lì non ci sarebbero dovuti e non ci dovrebbero stare. Eppure, a quanto pare, non sarebbe difficile imbattersi quotidianamente in ratti e rettili che prolifererebbero in un terreno confinante con la scuola e – stando a quanto sostiene l’autore della segnalazione – di proprietà del Comune, che sarebbe quindi sarebbe teoricamente tenuto ad averne cura e a mantenerlo sicuro, quando non a riqualificarlo per tutelare gli interessi pubblici.
Al di là della segnalazione del genitore in questione, giustamente preoccupato per la salute del proprio figlio, sono tanti i cittadini che abitano in quella zona a sostenere frequenti avvistamenti di roditori e bisce. Qualcuno racconta addirittura di aver visto coi propri occhi gatti entrare in quel terreno a caccia di topi e uscirvi, dopo un po’, con i topi tra le fauci. Situazioni non proprio edificanti nei dintorni di una scuola, per giunta materna, i cui inquilini sono per definizione più indifesi rispetto al resto della popolazione scolastica.
Se quel suolo rientri effettivamente nel cospicuo patrimonio immobiliare pubblico – parte del quale la passata amministrazione civica ha tentato, invano, di vendere – non è dato al momento sapere, anche perché al sabato gli uffici comunali sono chiusi e gli amministratori interpellati non hanno ancora piena conoscenza delle proprietà municipali. Tuttavia, anche se esso non dovesse rientrare nella disponibilità diretta del Comune, il sindaco potrebbe sollecitarne la bonifica e, se del caso, farla effettuare a spese della collettività, salvo poi rivalersi sul proprietario.
Ciò, in quanto è lo stesso – a dire dei genitori, ineccepibile – servizio scolastico a risentire di questo, per nulla trascurabile, disservizio: quante famiglie manderebbero tranquillamente i figli a scuola senza prima aver loro raccomandato di fare attenzione a topi e serpenti? La vicinanza tra il terreno incolto e la materna è infatti talmente stretta – praticamente confinano – che non è per nulla difficile imbattersi, entro lo stesso perimetro dell’istituto, in uno squittio o in un sibilo. Ci si aspetta probabilmente che i bambini conoscano quali sono i versi che emettono creature, ma magari non dal vivo, sperimentando al contempo tutti i rischi, non solo igienici, del caso.
Eliseo Zanzarelli