Una serie di motivazioni ha spinto la compagnia filodrammatica Ka-tet Destini Teatrali a riportare in scena nel 2020 “Il Processo di Francoforte 1963-1965”. Nel gennaio dello scorso anno la compagnia ha sperimentato una riconversione della propria attività teatrale, virando temporaneamente la propria azione dal teatro d’intrattenimento al teatro “verità”. Il risultato ha superato ogni aspettativa, grazie a un prodotto di qualità curato dal regista Mino Profico attraverso un’estrema attenzione al dettaglio, sia scenico che attoriale. L’interesse degli istituti scolastici e delle amministrazioni comunali limitrofe, molto sensibili verso il tema delle stragi nei campi di sterminio nazisti, ha consentito l’organizzazione di un cartellone ricco di date nella seconda e terza decade del mese. La “prima” del nuovo anno sarà ospitata giovedì 16 Gennaio nella Sala Mogavero del Castello Imperiali di Francavilla Fontana. Seguirà replica a Latiano presso il Teatro Olmi sabato 18 gennaio. Si chiude a Oria, città dove la compagnia opera, giovedì 23 gennaio presso il teatro della chiesa di San Barsanofio. Ingresso per tutti gli spettacoli alle ore 20:30, sipario alle 21:00.
“Il Processo di Francoforte 1963-65” è un dramma liberamente ispirato a “L’istruttoria” di Peter Weiss, con adattamento e regia di Mino Profico. Il progetto è basato sulla drammatizzazione del processo tenutosi a Francoforte contro alcuni responsabili dello sterminio degli Ebrei nel campo di concentramento di Auschwitz. Sullo sfondo di un’aula di tribunale gli attori di Ka-tet riproporranno le terribili testimonianze delle vittime e dei carnefici. La regia, sobria ed essenziale, contribuisce al disvelarsi progressivo e quasi scientifico dell’orrore di una strage di massa freddamente pianificata e attuata con disumana determinazione.
Saliranno sul palco Antonio Carbone, Pamela Cinieri, Simona Delli Santi, Alessandra De Michele, Ernesto De Sario, Francesca Durante, Fabrizio Misurale, Claudio Murra, Luigi Perrucci, Natalia Proto, Vladimiro Spalanzino, Mario Spina, Ubaldo Spina e Mimmo Strabone, con la partecipazione dei piccoli Alessia e Federico De Robertis e la collaborazione di Antonello D’Amico in qualità di direttore di scena. “Il Processo di Francoforte 1963-65” non è consigliato a un pubblico inferiore ai 10 anni. Per preciso volere del direttivo, l’evento non avrà i toni dello spettacolo, ma sarà un momento di grande intensità e riflessione con l’unico scopo di celebrare il ricordo dei milioni di deportati e di sensibilizzare le nuove generazioni. Proprio per questo motivo, molte date saranno dedicate agli studenti affinché possano farsi custodi e portavoce delle atrocità sofferte dalle vittime della Shoah.
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