I ragazzi del Primo comprensivo si sono formati e hanno donato all’Emporio solidale Caritas



Anche quest’anno si è rinnovata, presso il 1° Istituto Comprensivo “A. Moro – P. Virgilio Marone”, la tradizione di dare spazio ad un’iniziativa umanitaria in prossimità delle vacanze e delle feste natalizie.Le famiglie degli alunni della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di Primo Grado hanno partecipato, in parallelo, ad una raccolta di generi di prima necessità che ha avuto come destinataria la Caritas diocesana. Mentre i bambini della Primaria hanno destinato quanto raccolto alla vicina parrocchia della Chiesa Madre in occasione della benedizione natalizia dei plessi scolastici, i ragazzi di scuola media hanno partecipato ad un’iniziativa più strutturata, in collaborazione con il centro Caritas che ha sede presso il vescovado di Oria.

Nello specifico, due alunni per ciascuna classe di scuola media hanno partecipato ad un incontro a scuola con i volontari della Caritas e del Servizio Civile Nazionale che danno vita all’Emporio della solidarietà. Dopo aver svolto giochi e attività di formazione sul tema del disagio sociale e della solidarietà, i ragazzi e le ragazze hanno potuto conoscere in modo dettagliato l’organizzazione dell’Emporio Caritas: una sorta di strano supermercato in cui può entrare solo chi ha veramente bisogno (vi accedono persone precedentemente individuate, cui viene distribuita una sorta di tessera prepagata) e il valore dei beni presenti sugli scaffali si misura con un sistema di punti, anziché attraverso il denaro.

In seguito a questa formazione, i ragazzi hanno incoraggiato i loro compagni e le loro famiglie a donare generi alimentari ed ogni altro bene utile. Il ricavato è stato poi consegnato ai volontari della Caritas durante l’ultima settimana di attività scolastiche. Proprio mentre a scuola si susseguivano i festeggiamenti pre-natalizi insieme con le attività conclusive di tanti progetti e iniziative didattiche, un piccolo turbine di ragazzi attraversava i corridoi portando a termine un’iniziativa senza la quale le feste natalizie non avrebbero avuto lo stesso valore. Per concludere, un nucleo di ragazzi e genitori ha visitato a Oria l’Emporio della solidarietà, portando a casa l’esperienza concreta di aver seguito il processo di smistamento, catalogazione e stoccaggio dei beni sugli scaffali.

Prova a riassumere il senso di questa iniziativa il prof. Carlo Filotico, che ne ha seguito dall’inizio alla fine lo svolgimento: “È stata un’occasione per toccare con mano il valore e anche la serietà di un impegno di solidarietà. Fin dall’inizio si è scelto di non raccogliere denaro, bensì i beni stessi di cui l’uomo ha bisogno, perché questi tornassero ad avere un valore che non è il loro prezzo, ma la loro utilità. Si è scelto inoltre di dare all’iniziativa uno spiccato valore formativo, affinché il donare non fosse solo un gesto di carità cristiana, certamente importante per tante famiglie in questo momento, ma anche un’occasione per conoscere il mondo delle organizzazioni che si impegnano per portare solidarietà. Siamo infatti in un periodo in cui, purtroppo, queste organizzazioni subiscono gli effetti di un’ondata di diffidenza montata attraverso alcuni mezzi di informazione, che tende a mettere in dubbio anche il senso stesso di questi gesti di solidarietà. Allora non basta più dare, magari anonimamente: bisogna conoscere e impegnarsi a testimoniare pubblicamente l’importanza di queste azioni”.

Un’ultima osservazione: “Senza pensare al successo di questo o quell’istituto comprensivo, possiamo considerare la buona riuscita di quest’iniziativa come una bella testimonianza da parte delle famiglie della nostra città nel suo complesso, un segno della presenza viva del valore della solidarietà all’interno della nostra comunità, che evidentemente sa ancora tenersi ben ancorata a ciò che conta veramente”.

 

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