Trentacinque anni da organista e non sentirli: correva il 13 dicembre 1984 – in occasione di una messa per Santa Lucia – quando il francavillese Vanni Calò mise per la prima volta le mani su di un organo. «Ricordo quel giorno come se fosse ieri – racconta Calò – ricordo la presenza di Gianni Sternativo, Antonietta Arpa, Emanuele Sternativo che mi spiegavano per la prima volta cosa fare. Ma il mio ringraziamento più grande va a mia zia Carmela che mi ha insegnato il meraviglioso mondo della musica e ai miei genitori, in particolare a mio padre, che mi ha fatto amare la musica e mi ha spinto e spronato ad andare sempre avanti… Grazie a loro ho avuto anche delle piccole soddisfazioni: dal 1993 ho suonato durante tutte le celebrazioni più significative nella Basilica del Santissimo Rosario a Francavilla e sono l’organista del Coro parrocchiale “Regina Sacratissimi Rosarii”; nel corso di questi 35 anni ho suonato in decine e decine di chiese e basiliche pugliesi e non; ne cito solo alcune tra le più significative: Duomo di Otranto, Duomo di Brindisi, Basilica di San Giovanni Rotondo, Basilica inferiore di Assisi, Basilica superiore di Lourdes e, in occasione del Giubileo delle parrocchie di Francavilla, nella Basilica di San Pietro in Vaticano. Insomma, 35 anni nei quali ho cercato di fare del mio meglio per aiutare la gente a pregare perché “chi canta bene, prega due volte” (Sant’Agostino)».
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