È ripartito il progetto “Cultura della Legalità” che anche quest’anno vede una fattiva collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri – istituzione promotrice del progetto – e le scuole presenti sul territorio. In particolare, la Compagnia carabinieri di San Vito dei Normanni ha già avviato gli incontri presso diversi istituti scolastici, avendo incontrato circa 350 studenti delle Scuole Medie di San Vito “V. Meo” e “Buonsanto”.Presso l’Istituto Meo, gli incontri svolti a più riprese, hanno coinvolto classi di prima, seconda e terza media. Sono stati affrontati diversi argomenti, dal corretto uso dei social network alla droga, passando per i fenomeni di bullismo e cyber bullismo.
Il capitano Antonio Corvino, comandante della Compagnia Carabinieri di San Vito dei Normanni, che ha tenuto in prima persona tutti gli incontri, ha adottato un approccio diverso dal solito con i ragazzi. Gli incontri quest’anno sono assolutamente interattivi: sono i ragazzi a doversi raccontare, sono loro che, microfono alla mano, devono avere il coraggio di parlare davanti ai compagni e agli insegnanti. Nel corso di questi incontri, infatti, il capitano Corvino ha chiesto ai ragazzi di condividere riflessioni, contributi di pensiero, le loro esperienze personali e questi hanno risposto in maniera assolutamente entusiasta, aprendosi e confrontandosi volentieri.
Il capitano si è messo in gioco e ha ascoltato, ha recepito le confidenze dei ragazzi e ha raccontato loro quello che l’Arma dei Carabinieri fa tutti i giorni sul territorio, riportando casi realmente accaduti. È di assoluta importanza far capire loro che l’Arma dei carabinieri è un’istituzione nata tra la gente e per la gente e che soprattutto i più piccoli devono vedere i carabinieri come una risorsa e non come una minaccia. Ma è altrettanto importante, da carabiniere, mettersi in gioco e chiedere a questi ragazzi cosa pensano e come vedono il mondo che li circonda. È un’Arma dei carabinieri che entra nelle scuole in modo totale che cerca il coinvolgimento degli studenti, ponendosi come guida e come strumento per confrontarsi e crescere insieme.
Ma oltre alle tematiche relative al bullismo, cyber bullismo e mondo della droga, il Capitano Corvino ha avviato un progetto per le scuole e la cittadinanza, che coinvolge anche l’A.C.I.A.S. “Libero Grassi” di San Vito dei Normanni, l’Associazione Antiracket di Commercianti, Imprenditori e Artigiani istituita nel 1992.
Proprio su questo tema, martedì 3 dicembre si è svolto un incontro preliminare presso la Scuola Buonsanto di San Vito dei Normanni, al quale ha partecipato anche il presidente dell’Associazione Antiracket sanvitese, dottor Angelo Tedesco.
Dopo l’introduzione del dirigente, professore Pasquale Napolitano, il capitano ha affrontato il tema del coraggio, della solidarietà sociale, del rispetto reciproco, ponendo l’attenzione sui danni inesorabili che invece, un comportamento omertoso, può provocare.
Si è parlato degli anni bui, anni in cui a San Vito scoppiavano bombe e si compivano attentati contro gli imprenditori. Ma si è parlato anche e soprattutto del coraggio dei sanvitesi, capaci di fare quadrato e ricostruire l’orgoglio sociale di appartenere a una comunità di persone oneste.
L’intervento si è chiuso con alcune riflessioni del presidente dell’Antiracket che ha proiettato un passaggio del film “Così parlò Bellavista” in cui il professore Bellavista (Luciano De Crescenzo) domanda al camorrista di turno se vale veramente la pena condurre quel tipo di vita”.
Grande l’entusiasmo dei ragazzi che hanno reagito a questa iniziativa con tantissimi contribuiti di pensiero studenti e tanta curiosità. Hanno voluto approfondire e fare domande su quei fatti di cronaca e di storia così vicini a loro… ma che non conoscevano, confrontandosi e ponendo le basi per altri incontri del genere, nell’immediato futuro.
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