Ronde e trasporto in furgone dei migranti al “Cara”: il fatto non sussiste, assolti due oritani

Foto: www.brindisireport.it

Da parte loro non ci fu alcuna usurpazione di funzioni pubbliche: dopo aver riportato una prima condanna con decreto penale, sono stati assolti con formula piena – perché il fatto non sussiste – un 31enne e un 32enne di Oria.I due furono denunciati il 27 marzo 2011 in quanto, a bordo di un furgone, riaccompagnarono al Centro di accoglienza richiedenti asilo, lungo la provinciale Oria-Manduria, diversi ospiti tunisini che se ne erano allontanati durante la giornata. In dei sorta di turni di “ronda” essi erano stati recuperati in giro per la città e in particolare nel piazzale della stazione ferroviaria, dove erano soliti radunarsi nella speranza di poter partire in treno.

Di qui, appunto, l’accusa di usurpazione di funzioni pubbliche in concorso per aver posto in essere un’iniziativa definita dalla polizia “illegale e non richiesta”.

I loro legali – Raffaele Pesce del Foro di Brindisi e Marianna Depasquale del Foro di Taranto – proposero opposizione al decreto penale di condanna (datato 2011) con richiesta di giudizio immediato.

L’avvocato Raffaele Pesce

Il giudizio immediato fu disposto in data 29 settembre 2014, ma si è trascinato fino allo scorso 28 novembre, quando il giudice monocratico del Tribunale di Taranto, Alessandro de Tomasi ha, di fatto, accolto le tesi difensive degli avvocati e pienamente assolto – dopo ben otto anni – la coppia di oritani, che all’epoca dei fatti avevano rispettivamente 23 e 24 anni.

Il giudice si è riservato i canonici 90 giorni per il deposito della motivazione, ma una cosa è certa: gli ormai ex imputati non si spacciarono per pubblici ufficiali né commisero alcun reato.

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