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I reati sono prescritti, cade l’accusa di corruzione per sindaco ed ex suo vice

A sinistra Domenico, a destra Giuseppe Margheriti
L’avvocato Michele Iaia

Se vi fu corruzione, i fatti sono ormai caduti in prescrizione. Su richiesta del sostituto procuratore Giuseppe De Nozza, il Gip del Tribunale di Brindisi Tea Verderosa ha disposto l’archiviazione del procedimento penale a carico del sindaco di Erchie Giuseppe Margheriti e del suo ex vice Domenico Margheriti, oltre che di Cosimo Abete, Massimiliano e Pasquale Pedone. Il sindaco è stato difeso dall’avvocato Raffaele Missere, mentre il suo omonimo – dimessosi due anni fa da consigliere comunale – dall’avvocato Michele Iaia. I due erano finiti ai domiciliari, salvo poi tornare in libertà, il primo per decorrenza dei termini, il secondo proprio a seguito delle dimissioni. La Procura ha condiviso in toto l’impostazione difensiva dell’avvocato Iaia, non a caso richiamata nella richiesta di archiviazione, poi accolta dal giudice per le indagini preliminari: in buona sostanza, entrambi i reati contestati non sono più perseguibili dal 15 giugno 2019, quando sono maturati i sette anni e mezzo fissati in tal senso dal legislatore.

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