Pubblicato “Vita da impanicati – istruzioni per l’uso”. L’ansia e il panico come disturbi sociali.
E’ stato presentato il 30 ottobre, nella sala stampa del Senato della Repubblica il libro dell’autrice, originaria di Francavilla Fontana, Alessandra Pontecorvo “Vita da impanicati – istruzioni per l’uso” edito da Giacovelli. Ad accompagnare la prima uscita pubblica del testo è stata la presentazione di un disegno di legge presentato dal Senatore Massimo Mallegni che mira a riconoscere la depressione, l’ansia e gli attacchi di panico come malattie sociali.
Una collaborazione, quella tra l’editoria e la politica, che non è certo una novità ma che in questo caso si mescola quasi del tutto per cercare di raggiungere uno scopo comune: eliminare il tabù e lo stigma che spesso e volentieri accompagnano i disturbi mentali di qualunque tipo.
Il testo del ddl è chiaro e semplice, composto da un solo articolo che va dritto al punto, così come chiaro e diretto è il testo del libro di Alessandra Pontecorvo. Un “tascabile – lo definisce la stessa autrice – diviso in due parti ognuna delle quali contiene dieci capitoli. La prima parte dedicata a chi, come me, soffre di crisi d’ansia e attacchi di panico e la seconda a chi conosce o anche solo si trova di fronte a qualcuno che ne soffre. Istruzioni chiare e semplici su cosa fare o cosa non fare, cosa dire o cosa non dire se ci si trova in una delle due condizioni”.
Il progetto dell’autrice è ambizioso e non a caso coinvolge la politica, l’unico vero strumento in grado di cambiare concretamente lo stato delle cose: prendere il riconoscimento culturale, sociale e, appunto, legislativo, degli stati ansiosi per consentire a chi soffre di questo tipo di problemi di non sentirsi più isolati, alieni o discriminati. I numeri parlano chiaro, circa 10 milioni di italiani, prevalentemente donne, ha sperimentato il disturbo da attacchi di panico almeno una volta nella vita. E questi numeri tendono a crescere se agli attacchi di panico si uniscono tutti gli altri disturbi collegati all’ansia e alla depressione. Numeri che incidono sul tessuto sociale di questo paese e che sono in costante aumento spesso proprio perché taciuti.
“In questo libro – spiega l’autrice – che si fregia di due prefazioni illustri, la prima l’esperienza di vita di Federica Pellegrini che racconta le sue paure di donna e atleta e la seconda dello scrittore e poeta Andrew Faber che spiega proprio l’importanza di “non tacere la paura, mai. Di quanto se ne debba parlare, condividendo esperienze per non trovarsi soli in questo viaggio”; racconto 19 anni della mia vita provando a far capire al lettore che quella che è stata la mia esperienza è in realtà un’esperienza comune a molti e che ci sono strumenti per affrontarla al meglio, il primo dei quali è senza dubbio non tacere. Non voglio si parli del libro – ha concluso Alessandra Pontecorvo – ma che si parli di questi problemi. Perché nel 2019 è inaccettabile che esistano ancora tabù”.
Il libro è disponibile da lunedì in tutte le librerie, sulle piattaforme online e sul sito www.giacovellieditore.com
La scheda del libro
TITOLO: Vita da impanicati – istruzioni per l’uso
AUTORE: Alessandra Pontecorvo
EDITORE: Giacovelli Editore
GENERE: Saggistica
NUMERO DI PAGINE: 96
PREZZO ED. CARTACEA: 13€
PREZZO ED. DIGITALE: al momento non presente
ISBN:
QUARTA DI COPERTINA
“E’ un po’ come i comandamenti. Il perfetto cristiano dovrebbe rispettarli alla lettera tutti e 10, alla prova dei fatti pochissimi ci riescono, ma l’importante è provarci con onestà e buona fede. Lo dico perché lo so che leggendo questo libro, chi ha la sensibilità per capire quello che succede alle persone intorno a lui starà pensando: non ce la farò mai a fare tutto. Ed è vero, probabilmente non ce la farai mai. Ma nessuno si salva da solo e se anche riuscirai a concretizzare uno solo di questi consigli avrai dato uno strumento in più ad un impanicato per affrontare uno dei 10 consigli della prima parte. È come un puzzle i cui pezzi sono divisi tra più persone, il tuo compito, e anche un po’ il nostro, deve essere quello di comprendere quando e dove inserire il pezzo mancante in tuo possesso per rendere il disegno sempre più completo e meraviglioso”.
ESTRATTO
Dall’epilogo
“Questo libro è nato dall’esigenza di rispondere a due domande che mi sono state rivolte spesso nei miei 19 anni da impanicata. Due domande apparentemente molto simili ma che provengono da due categorie di persone diverse: “che devo fare?” e “che posso fare?”.
La prima è la domanda che più spesso mi ha posto chi si è trovato a vivere una crisi di panico e chi inizia a prendere coscienza del proprio stato. Che devo fare quando succede? Che devo fare quando non succede? Che devo fare per prevenirlo? Che devo fare per conviverci?
La seconda domanda invece è quella che mi ha fatto la maggior parte delle persone che si è trovata a dover gestire un mio momento di panico, o quello di qualche altra persona vicina. Che posso fare per farti stare meglio? Che posso fare per aiutarti? Che posso fare per starti vicino il più a lungo possibile?
È capitato anche ricevere una terza domanda, spesso da entrambe le categorie o anche da chi non appartiene a nessuna delle due, di carattere più generico che suona più o meno così: “che cosa ti succede? cos’è il panico?”
E questa è forse la domanda che mi ha spinto più delle altre due non solo a mettere per iscritto alcune delle risposte che possono essere utili, ma ad utilizzare la forma del libro per cercare di approfondire maggiormente il tema. Se qualcuno ti chiede cos’è il panico lo fa principalmente per due motivi: o sta prendendo coscienza del suo stato di persona potenzialmente impanicata o conosce qualcuno che ama che ne soffre o ne potrebbe soffrire e vuole trovarsi pronto in caso toccasse a lui affrontare la situazione. In entrambi i casi se lo chiede è perché comunque se ne parla ancora troppo poco.”
L’AUTORE
Alessandra Pontecorvo. Classe 1984, pugliese di nascita e romana di adozione, è laureata alla facoltà di Scienze Umanistiche della Sapienza di Roma. Già coautrice del saggio “Meritiamoci l’università” (Eclettica edizioni) lavora nell’ambito della comunicazione istituzionale e politica e dell’organizzazione di eventi. La sua esperienza di “impanicata” inizia all’età di 16 anni e questo la rende una profonda conoscitrice empirica del problema nonostante non abbia competenze mediche.
BLOG: https://vitadaimpanicati.blogspot.com
SOCIAL: facebook : «Vita da impanicati »
Instagram : @vitadaimpanicati__
Twitter : @vitadaimpanicati
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