Scovato in una casa di campagna: condannato per rapina, era latitante da due mesi


È riuscito a farla franca e a sfuggire alla cattura per quasi due mesi, ma alla fine i carabinieri l’hanno localizzato e condotto in carcere: il 32enne di Oria Alessandro Castrovillari, infatti, avrebbe già dovuto scontare dallo scorso 22 luglio la pena di due anni, otto mesi e 23 giorni di reclusione dopo aver riportato una condanna per rapina. I militari dell’Arma in forza alla Compagnia di Francavilla Fontana, in collaborazione coi colleghi di Oria e dell’Aliquota di primo intervento del Radiomobile di Brindisi l’hanno scovato nella dopo la mezzanotte tra giovedì 19 e venerdì 20 settembre di ieri in una casa tra le campagne di Oria, in contrada Portaccio. Avuta la certezza che fosse in casa e “cinturata” l’area, gli investigatori sono risolutamente entrati in azione: il 32enne – con alle spalle vicende penali per reati contro persona e patrimonio – non ha opposto resistenza, forse anche perché colto di sorpresa. Con lui, al momento dell’irruzione, c’era una donna, risultata essere la proprietaria dell’immobile.I fatti per cui è stato condannato in quest’ultima occasione si riferiscono a una rapina impropria in concorso commessa il 17 luglio 2015 a San Pancrazio Salentino: in compagnia di una complice, approfittando della distrazione di un automobilista, s’impossessò della sua Renault Scenic. Il proprietario del mezzo si aggrappò allo sportello posteriore nel tentativo di scongiurare il furto, ma il conducente non si fermò, lo fece rovinare sull’asfalto e, di fatto, gli procurò numerose lesioni. La cattura di Castrovillari avvenne i primi del mese di agosto dello stesso anno, mentre la complice fu arrestata poco dopo il furto di quell’auto. Il 32enne oritano, peraltro, commise quel reato nonostante fosse affidato in prova ai servizi sociali (misura che gli fu revocata). Ora si trova nella casa circondariale di Brindisi.

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