di Eliseo Zanzarelli
Durante la campagna elettorale, la trasparenza è uno dei punti evergreen – sempreverdi o, meglio, sempre presenti – e trasversalmente condiviso dei programmi politici. «Il Comune diventerà con noi una casa di vetro, ogni cittadino vi potrà guardare attraverso e non ci saranno segreti». Quante volte la si sarà sentita, dai 18 anni in su, questa promessa? Un numero pari almeno alle tornate di ogni ordine e grado. Solo che poi, alla prova dei fatti, a urne chiuse e per così dire a babbo morto, di trasparenza nemmeno a parlarne, e anche qui il fenomeno è bipartisan come nel caso delle promesse dei comizi. Ciò, nonostante ci sia una normativa specifica – il decreto legislativo numero 33 del 2013 – che impone agli amministratori di rendere noti alcuni dati. Su questi dati, ai sensi dell’articolo 14 della normativa citata, si è concentrato l’Oiv (Organismo interno di valutazione) del Comune di Oria, Umberto Peluso, nell’evidenziare come 11 tra assessori e consiglieri comunali non abbiano a tutt’oggi fornito i documenti che sarebbero stati invece tenuti a fornire. Dell’attestazione, effettuata in data 12 giugno 2014, il dottor Peluso ha comunicato all’Anac (Autorità nazionale anticorruzione), all’Ufficio procedimenti disciplinari del Comune, nella persona della dottoressa Loredana D’Elia (competente per l’irrogazione delle sanzioni pecuniarie), al segretario generale del Comune di Oria, dottor Antonio Missere (competente per quanto concerne la fase istruttoria) e al sindaco Cosimo Pomarico.
«Si fa presente – scrive tra le altre cose Peluso – che l’Oiv non ha ricevuto nessuna segnalazione da parte del responsabile della Trasparenza ai sensi dell’art. 43 c. 1 D.lgs 33/2013. Inoltre l’Oiv, in seguito alla attestazione eseguita in data 31/01/2014, ha rilevato una mal rappresentazione dei dati raccolti dal Comune di Oria, ad oggi nulla è stato fatto per rendere accessibili e di facile lettura tali informazioni».
Alla comunicazione è allegato un elenco con su riportati i nominativi degli amministratori inadempienti e lo stesso oggetto dell’inadempimento, un elenco che pubblichiamo qui di seguito:
1) Claudio Zanzarelli, assessore, mancata comunicazione delle spese elettorali sostenute;
2) Gianfranco Durante, assessore, mancata comunicazione del curriculum vitae;
3) Antonio Metrangolo, consigliere comunale (presidente del Consiglio), mancata comunicazione curriculum vitae, dichiarazione dei redditi, spese elettorali, dichiarazione patrimoniale del coniuge e dei parenti entro il secondo grado;
4) Emilio Pinto, consigliere comunale, mancata comunicazione curriculum vitae, dichiarazione dei redditi, dichiarazione patrimoniale del coniuge e dei parenti entro il secondo grado;
5) Domenico D’Ippolito, consigliere comunale, mancata comunicazione curriculum vitae, dichiarazione dei redditi, spese elettorali, dichiarazione patrimoniale del coniuge e dei parenti entro il secondo grado;
6) Francesco Biasi, consigliere comunale, mancata comunicazione curriculum vitae, dichiarazione dei redditi, spese elettorali;
7) Pietro Pasulo, consigliere comunale, mancata dichiarazione curriculum vitae, dichiarazione dei redditi;
8) Tommaso Carone, consigliere comunale, mancata comunicazione dichiarazione patrimoniale del coniuge e dei parenti entro il secondo grado;
9) Leonzio Spina, mancata comunicazione spese elettorali;
10) Antonio Farina, consigliere comunale, mancata comunicazione curriculum vitae, dichiarazione dei redditi, spese elettorali, dichiarazione patrimoniale del coniuge e dei parenti entro il secondo grado, compensi relativi alla carica;
11) Gianfranco Sorrento, consigliere comunale, mancata comunicazione curriculum vitae, dichiarazione dei redditi.