È evaso per l’ennesima volta dai domiciliari ed è stato per l’ennesima volta arrestato e ricollocato ai domiciliari. Si tratta del 47enne Cosimo Valerio Marcellino, domiciliato a Novoli (Lecce) dove era, appunto, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, come stabilito dal tribunale di Lecce. L’uomo, però, ieri sera è stato sorpreso dai carabinieri della Stazione di Cellino San Marco in un luogo diverso e gli è quindi stata contestata l’evasione. Dopo le formalità, ha accusato un forte dolore al petto ed è dunque stato condotto in ospedale e visitato salvo poi essere stato dimesso e ricondotto a casa.
Il 47enne era stato di recente arrestato dai carabinieri di Lecce a seguito di una rapina messa a segno lo scorso mese di giugno a Cavallino (Lecce) in un salone da parrucchiere: con un complice, s’introdusse nell’esercizio e sotto la minaccia di una pistola, si fece consegnare l’incasso e, nello stesso tempo, rapinò anche le clienti per poi fuggire in sella a uno scooter.
Lo scorso anno era stato arrestato, sempre per evasione, due volte nel giro di due giorni. Sottoposto alla detenzione domiciliare per un cumulo di pene conseguenti a condanne per rapine commesse nelle province di Brindisi e Lecce e per spaccio, fu notato a San Pietro Vernotico da un maresciallo della Stazione di San Donaci libero dal servizio. Era in compagnia di una donna e i due uscivano da un supermercato, dirigendosi verso un’auto. Il militare verificò, allora, che Marcellino quel giorno era stato autorizzato a raggiungere Fasano per una visita medica, ma non a deviare dal percorso raggiungendo San Pietro. Il sottufficiale, coadiuvato da una pattuglia della sua Stazione da lui avvisata seguì con discrezione la coppia che raggiunse la Stazione carabinieri di San Donaci dove l’uomo doveva presentarsi per l’apposizione del visto di rientro dal permesso. Oltre al visto, però, fu dichiarato in arresto.
In un’altra occasione era stato sorpreso a Campi Salentina (Lecce) dove si era recato, senza alcuna autorizzazione, al volante della Fiat Punto di un congiunto. Fu sfortunato anche in quel caso: un carabiniere libero dal servizio lo riconobbe. Marcellino se ne accorse e tornò a tutta velocità a casa sua. Quando giunsero per il controllo i carabinieri della Stazione di San Donaci, lo trovarono sotto le coperte e a dialogare coi familiari. Peccato però che indossasse ancora gli indumenti con i quali era stato notato a Campi…