Si riceve e pubblica:
Chi un po’ mi conosce, sa bene che ci sono tre caratteristiche che mi contraddistinguono da quando ero bambina: sono una persona appassionata, difficilmente riesco a costringermi a fare ciò che l’istinto mi suggerisce di non fare e di rado perdo il sorriso.
Questa avventura nella vita pubblica della nostra città è nata senza dubbio sull’onda della passione: per l’aria di rinnovamento che ci ha mossi, per il desiderio di lavorare con un gruppo dinamico e proattivo, per la certezza che Oria possa guadagnarsi un posto di tutto rispetto nello scenario turistico pugliese. Non avevo avuto esperienze politiche precedenti. Sono nata in una famiglia semplice, senza troppi mezzi.
Quello che sono e che ho, l’ho costruito con le mie forze. Gestisco l’impresa fondata con mio marito da quasi 40 anni ed ero sicura che il mio essere pragmatica e volitiva avrebbe potuto fare la differenza.
Purtroppo però, amministrare la cosa pubblica vuol dire anche, anzi soprattutto, investire immani energie in lunghe procedure burocratiche e in alcuni momenti, il mio lavoro da Assessore al Turismo non è risultato compatibile con il mio essere imprenditrice. Dico essere, perché imprendere non è (solo) un lavoro: è ciò che sono da sempre, è famiglia… posizioni dalle quali non ci si può dimettere senza snaturarsi.
Più di ogni cosa però, ho capito che l’essere sempre desiderosa di trovare un punto d’incontro, senza sminuire l’operato altrui, non sempre è conciliabile con le dinamiche politiche, dove a volte maggioranze e opposizioni si scontrano più per mantenere una posizione che per reale disaccordo su specifiche questioni.
Sento di aver ricevuto attacchi ingiustificati, a volte troppo duri e ingenerosi, considerata la totale dedizione e buona fede da me sempre profuse. Ciò ha certamente destabilizzato il mio percorso, facendomi fermare a riflettere sulla mia onestà intellettuale e il mio desiderio di essere parte attiva di un discorso politico pubblico.
Ho scelto quindi di allontanarmi, forse nel momento meno opportuno e senza seguire i dettami della strategia politica.
Sono molto dispiaciuta perché non mi piace lasciare le cose a metà, soprattutto quando i percorsi sono di lungo periodo. Non è mia abitudine fare proclami o sbandierare quotidianamente ogni briciola costruita (cosa che invece i veri politici fanno) ma so di aver fatto un enorme sforzo a mettere insieme la programmazione estiva e invernale in questi 14 mesi, con budget davvero irrisori e con la preziosissima collaborazione di associazioni e operatori sociali e culturali della città, che ho sempre ascoltato ed incontrato con grande apertura.
Inoltre, abbiamo mosso i primi passi per migliorare gli aspetti turistici basilari della città, come ad esempio avere un infopoint stabile, tenere aperti il museo archeologico e i parchi cittadini; rafforzare politiche di internazionalizzazione (aspettiamo fiduciosi l’esito di un bando regionale a cui abbiamo partecipato); dialogare con altri comuni e organizzazioni nell’ottica di fare rete (tra le altre cose, in ambito di turismo religioso e di percorsi di pellegrinaggio).
Sono lusingata della fiducia che Maria Lucia ha riposto in me, dal giorno in cui mi ha coinvolta nella prima campagna elettorale a oggi, e spero a domani. Mi addolora non poter portare avanti questo incarico e mi scuso con lei, con i colleghi della giunta e i consiglieri, con gli impiegati comunali, e con tutti i cittadini, che indubbiamente meritano di poter contare su un esecutivo comunale al completo.
Posso solo dire di aver messo tutta la serietà possibile nel portare avanti i miei compiti, pensando sempre al meglio per il paese, senza mai anteporre i miei interessi personali. Allo stesso tempo, resto vicina a questa amministrazione, che sosterrò e supporterò sempre, e della quale continuo a condividerne i valori.
Con immenso affetto
Edmea Grassi
(ex assessore a Turismo e spettacolo – Comune di Oria)