Il paziente “fragile” nei percorsi di cura integrati, se n’è parlato ieri a Oria con “C-Entra il Futuro”


L’associazione “C-Entra il Futuro” ha fatto tappa ad Oria sul tema “Per un diritto della salute. Il paziente fragile nell’organizzazione dei percorsi di cura integrati”, con l’intervento ieri sera (30 luglio) nel giardino della chiesa di San Francesco d’Assisi del consigliere regionale Fabiano Amati.
“Lo abbiamo incontrato assieme ad altri ospiti – fa sapere l’assistente sociale Valentina Farina, organizzatrice dell’iniziativa – per fornire un quadro a più prospettive: dalla sanità al diritto, dal ruolo sociale di programmazione al primo filtro, sino a quello delle risorse di comunità. Un filo conduttore con al centro il paziente fragile”.
L’importanza della territorialità, il servizio sanitario, i rispettivi attori coinvolti, questi gli spunti offerti da Amati.”Sono proprio i numeri – ha affermato il rappresentante istituzionale – a dimostrare come la creazione di una rete territoriale conduca a risultati positivi».

«In tempi nei quali le cronicità sono in aumento, la cura è sempre un gesto di responsabilità”, ha riferito la dottoressa Farina, che ha proseguito: “Occuparsi della salute, oggi, significa rispondere ai diritti della persona, occuparsi dei diritti significa sviluppare attenzioni dei contesti locali incoraggiando lo sviluppo di di climi performanti e collaborativi. L’opportunità è stata quella di allestire assetti organizzativi in cui l’azione di pensiero, anche quella dei cittadini, fosse circolare”.

La dottoressa Fausta Palazzo, presidente della sezione civile del tribunale di Brindisi, ha esposto le linee guida innovative nei procedimenti in materia di famiglia, anche relativamente all’importanza dell’accesso alle cure. Ha fornito una serie di indicazioni concrete per superare le controversie che impediscono l’attuazione di scelte realmente condivise.
“Costruire un linguaggio comune – ha affermato – punta a promuovere concretamente il principio su cui si fondano quei punti «essenziali e qualificanti» che permettono di partecipare in maniera attiva e paritetica alla quotidianità.

L’avvocato Mariella Fanuli, esperta nella tutela della persona, della famiglia e del minore, mediatrice familiare Aimef counselor e conduttrice di gruppi di lavoro dei bambini dei genitori in conflitto, ha esposto l’identità del soggetto “fragile”: nella scala delle priorità il centro del proscenio corrisponde al benessere. Favorire la riattivazione della capacità e dare prospettiva alla vita, al suo ambiente e alle risorse capacitanti.

Gianfranco Aversa, funzionario del Tribunale ordinario di Brindisi, ha soffermato invece l’attenzione sull’Amministrazione di sostegno, un istituto dell’ordinamento giuridico italiano, disciplinato dal codice civile, la cui funzione è quella di affiancare il soggetto privo in tutto o in parte di autonomia, con la minore limitazione possibile della capacità di agire.

L’amministratore di sostegno non può decidere sul rifiuto delle cure in assenza di DAT (Corte costituzionale n. 144/2019): spetta al giudice tutelare attribuirgli tale facoltà se lo stato di salute del beneficiario lo richiede.
Erano presenti il Sindaco della città di Oria Maria Carone, l’assessore Pasquale Salerno e il consigliere comunale Rita Labro Francia.

 

 

 

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