Nei giorni scorsi, i rappresentanti di Slow Food Italia hanno fatto tappa ad Oria per vistare due eccellenze locali: Spina Sapori di Puglia e il Bar Carone.
Il Pomodorino di Manduria si caratterizza per la sua forma ovoidale che si conclude al vertice con una punta sporgente. La semina diretta viene effettuata nei mesi di febbraio e marzo.
A partire dal 2018, l’obiettivo di Slow Food è stato quello di salvare dall’estinzione questo antico seme affidando a piccoli produttori locali il compito di trasformarlo dapprima in frutto fresco e successivamente in materia prima per la produzione di conserve.
«Siamo orgogliosi di essere stati scelti per raggiungere questo obiettivo e sentiamo il peso della responsabilità del compito affidatoci», fanno sapere da Spina Sapori di Puglia.
«Nei prossimi mesi dunque, insieme agli altri produttori e a Slow Food Manduria – Terre del Primitivo, saremo impegnati a promuovere e a portare sulle vostre tavole un prodotto di eccellenza, frutto autentico del nostro territorio ed espressione di un lavoro orientato sempre più verso la consapevolezza che noi “siamo ciò che mangiamo“ e che quindi il nostro essere persone, prima ancora che consumatori, dipende per buona parte da come ci nutriamo».
Sabato scorso, prima di visitare i terreni del Pomodorino di Manduria, Giampiero Spina e i suoi collaboratori hanno accompagnato gli ospiti di Slow Food per una pausa-ristoro presso lo storico Bar Carone. Qui è stato possibile fa conoscere la “scarpetta” (dolce tipico di Oria) e sorseggiare un intenso latte di mandorla. Il tutto, in una cornice rimasta proprio come un tempo grazie alla passione della famiglia Carone-Grassi che voluto e saputo conservare e tramandare di generazione in generazioni le testimonianze di un passato ormai lontano che ha scritto la storia stessa della cittadina federiciana.