Condanna in primo grado dopo più di tre anni per un tifoso della Virtus Francavilla Calcio che, al termine di una partita, rubò lo smartphone a un altro supporter biancazzurro, che poi denunciò tutto ai carabinieri e, per il tramite del suo avvocato di fiducia, Domenico Attanasi, si costituì parte civile a processo.L’imputato, facente parte di uno dei gruppi organizzati del tifo francavillese, è stato condannato a un anno di reclusione e a una multa di 350 euro, oltre al pagamento delle spese processuali e al pagamento del danno.
I fatti finiti a giudizio risalgono al 22 maggio 2016, quando la Virtus disputò in casa al “Giovanni Paolo II” contro il Siracusa un match valido per la poule scudetto di serie D.
L’incontro sul campo – piuttosto teso – terminò con la vittoria per 2-3 dei siciliani e l’eliminazione dei francavillesi, ma successivamente fuori dallo stadio ne cominciò un altro molto meno sportivo, con tutta una serie di tafferugli tra le opposte tifoserie.
Intervennero i carabinieri, che filmarono gli scontri e successivamente riuscirono a identificarne diversi tra i protagonisti: in 13 furono raggiunti da Daspo.
Nella baraonda generale, si collocò anche il furto del cellulare che fu strappato dalle mani del suo proprietario: «Pensavano che stessi facendo un filmato», scrisse quest’ultimo su facebook, mentre invece pare avesse in mano il telefonino soltanto per chiamare e rassicurare sua moglie.
Seguirono querela, denuncia e processo. Lo scorso 5 luglio, il giudice monocratico del Tribunale di Brindisi, Simone Orazio, ha accolto le tesi dell’accusa, supportate dal legale di parte civile, e condannato il 42enne francavillese per furto con strappo.
La motivazione della sentenza, che potrà ovviamente essere impugnata, sarà depositata entro 90 giorni.