Sarà un caso, ma dopo la cena del senatore Luigi Vitali ad Arcore, ospite del pesidente Berlusconi, e dopo la serata in quel di Campomarino tra Vitali (ex coordinatore regionale di Fi) e Antonio Andrisano (ex coordinatore provinciale di Fi e attuale capogruppo forzista nel Consiglio comunale di Francavilla Fontana) – seguiti a una tornata elettorale poco entusiasmante – è arrivato il comunicato dei coordinatori nazionali di Fi, Mara Carfagna e Giovanni Toti,
che mettono in stand-by i coordinatori regionali: “Nelle prossime ore, per dare attuazione alla linea annunciata dal Presidente Silvio Berlusconi, i coordinatori nazionali Mara Carfagna e Giovanni Toti, cui sono state attribuite le deleghe organizzative del partito, incontreranno i coordinatori regionali e riuniranno la commissione per le regole. Nelle more di un proficuo confronto e della definizione dell’assetto provvisorio che dovrà portare il nostro movimento alla stagione dei congressi, i coordinatori regionali, provinciali e comunali sono pregati di astenersi dall’assumere decisioni che comportino cambiamenti negli assetti politici e amministrativi di loro competenza, così come dall’evitare lo svolgimento di congressi locali che necessariamente si celebrerebbero con regole ormai in via di superamento”.
Comunicazioni accolte con favore dal senatore Vitali: “Sono molto soddisfatto di aver ripristinato il rapporto personale e politico con il Presidente Berlusconi, nonostante taluno si fosse impegnato per logorarlo. Nel corso della piacevole cena dell’altra sera abbiamo affrontato anche la questione della riorganizzazione di FI. Ho molto apprezzato la scelta del Presidente di individuare Giovanni Toti e Mara Carfagna che sono sicuramente le migliori scelte che il Presidente potesse fare. Loro infatti faranno bene al partito ed al Paese e posso dire di avere con gli stessi una antica e collaudata amicizia”.
Pronto al rilancio anche Andrisano: “Sono molto soddisfatto di questa nuova fase che si apre in FI che vuole premiare il merito ed il consenso.
Con il sen. Vitali abbiamo attraversato, con un gruppo di amici, il deserto ma alla fine abbiamo avuto un grande piacere nel vedere riconosciuto un duro lavoro sempre nell’interesse superiore del partito e del centro-destra unito. Qualcuno aveva cercato di seppellirci ma, evidentemente, non sapeva che noi due siamo due semi e, come tali, tendiamo a germogliare”.